L’associazione sindacale “Casartigiani dei Nebrodi” ha presenta istanza all’assessore al commercio del comune di Brolo il dott. Pietro Marino per l’attivazione delle metodologie e delle strategie per le De.Co.
Considerando che, il consiglio comunale di Brolo in data 26 gennaio 2012 ha approvato l’istituzione De.Co. (denominazione comunale d’origine) ed il relativo regolamento per la tutela e la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali. Tale delibera aveva lo scopo della la individuazione e l’ufficializzazione, da parte dell’Amministrazione, di prodotti (in senso lato come prodotti dell’artigianato e dell’arte culinaria, ricette, tradizioni, feste), che contribuiscono all’identità della comunità brolese, in particolare la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali.
Ed a tutt’oggi non si hanno notizie di delibere di concessione delle De.co. né si conoscono i prodotti e/o tradizioni che potrebbero eventualmente essere valorizzati e che potrebbero essere presentati all’Esposizione Universale 2015 (Expo).
Fausto Ridolfo presidente di Casartigiani dei Nebrodi evidenzia che, l’istituzione della De.Co non si esaurisce con una delibera comunale, ma bisogna attivare le strategie per la tutela dell’identità dei luoghi, delle sue eccellenze enogastronomiche e il recupero dell’unicità territoriale come un opportunità per comunicare e far conoscere il territorio, il quale assume un importanza crescente anche nei confronti del visitatore, che ritrova nel prodotto, un insieme di valori, ivi compresi quelli identitari.
Le De.co. sono un’ottima occasione per promuovere il territorio brolese e le sue eccellenze. Il turismo di oggi non si basa solo sulla globalizzazione, ma cerca soprattutto l’unicità dei prodotti.
Casartigiani dei Nebrodi è anche consapevole che l’esigenza di tipicità locale nasconde un grosso rischio: il proliferare delle denominazioni comunali finirebbe per inflazionare un mercato già zeppo di denominazioni d’origine. Queste, una volta volgarizzate, non sarebbero più riconoscibili dal consumatore. E, di conseguenza, una volta indistinte, perderebbero valore a fronte degli alti costi sostenuti dalle aziende per ottenerle. Le eccellenze Made in Italy e del made in Sicily, a quel punto, tornerebbero commodity, per eccesso di distintività, ma tutto ciò deve rappresentare una sfida da vincere per creare dei prodotti De.Co. di qualità.
Fausto Ridolfo