L’andamento degli ultimi consigli comunali ed in particolare quello tenutosi lo scorso 28 maggio merita una attenta riflessione da parte delle forze politiche e di tutta la cittadinanza.
Dissentiamo, innanzi tutto, dalle scelte compiute da chi, eletto in uno schieramento alternativo e firmatario, sino a poche settimane orsono, di pungenti documenti politici contro l’attuale amministrazione, ha deciso di dissociarsi, senza preavviso, dal gruppo di appartenenza per farsi eleggere dalla ex maggioranza, con il solo scopo di ricoprire, solo per pochi mesi, la carica di Presidente del Consiglio Comunale, con annessa indennità.
Constatiamo che altri, pur non essendo evidentemente convinti delle scelte adottate dal proprio gruppo, ( rivelatesi non adatte ad evitare lacerazioni interne e tentativi di cattura da parte del Don Rodrigo di turno ) hanno mantenuto la barra dritta ed hanno rispettato la decisione della maggioranza interna, uniformandosi ad essa; ciò costituisce, a nostro avviso, segno di maturità e dignità politica e non sarebbe pertanto accettabile, nei loro confronti, una paventata caccia alle streghe da parte della Santissima Inquisizione ( già costituita e funzionante ).
Censuriamo, poi, le parole e gli atteggiamenti di taluni componenti del civico consesso che, dalle contrapposte barricate, sono impegnati in una polemica politica dai toni sempre più accesi, che rischiano di surriscaldare gli animi sino ad indurre, in qualche sostenitore più debole e meno attrezzato, possibili gesti di violenza verbale se non fisica ( si è consapevoli di questo ? ).
Ancora maggiore perplessità suscita in noi la decisione di coloro che pare vogliano procedere nell’attuazione del metodo del “tanto peggio, tanto meglio” con ripetuti esposti e reclami, che, anziché determinare cambiamenti di linea politica, finiscono per danneggiare dipendenti pubblici, lavoratori ed operatori economici, già sfiancati dalla crisi e dalla burocrazia.
Ma la politica può ridursi a questo ?
Osservatori esterni, ignari delle vicende paesane, ascoltando gli ultimi consigli comunali, penserebbero di trovarsi in piena campagna elettorale, a pochi giorni dall’apertura delle urne. Se, invece, ricordiamo che manca ancora un anno alle elezioni, risulta davvero inimmaginabile pronosticare quale clima si vorrebbe ingenerare nel nostro paese nei prossimi mesi e durante il periodo deputato alla raccolta del consenso.
Ci dovremo barricare in casa e staccare telefoni e cellulari o dovremo prenotare una vacanza verso isole sperdute?
Di fronte a tutto questo, noi, da tempo, siamo impegnati nella costruzione di un’ARCA solidale e democratica, che salvi il nostro paese dal DILUVIO della vecchia politica, che tanti danni ha fatto e continua a fare alla nostra comunità.
Un’ARCA che lasci fuori i rancori, le vendette politiche e personali, la faziosità, l’arroganza senza limiti, la sterile polemica che sta impoverendo tutti e tutto.
Un’ARCA che accolga uomini e donne liberi, i quali, con spirito di sacrificio e dimostrando davvero attaccamento al loro paese, si vogliano impegnare fattivamente per cambiare rotta, per progettare e realizzare una Sant’Angelo migliore, più libera, più capace di premiare il merito e non l’appartenenza, più disposta ad ascoltare le ragioni degli altri e le critiche costruttive, più vivibile, più impegnata a valorizzare le risorse del territorio ed il suo prezioso patrimonio materiale ed immateriale..
Con questo spirito e con questo intento, nei prossimi mesi, continueremo ad avanzare proposte concrete sottoponendole al vaglio dell’attuale amministrazione alla quale chiederemo di darne attuazione.
Con lo stesso intento e senza preconcetti, criticheremo le scelte compiute dall’esecutivo, qualora esse apparissero non adatte a promuovere uno sviluppo sostenibile della comunità locale ed a garantire gli interessi generali anziché quelli particolari.
Chiediamo l’aiuto ed il sostegno dei santangiolesi per andare finalmente OLTRE !