Dopo il play-out perso per 1-0 ai supplementari con il Noto e la conseguente retrocessione in Eccellenza, per la Tiger Brolo è tempo di riflessioni ma soprattutto di saluti. Poco fa il direttore sportivo dei brolesi, Antonio Magistro, ha ufficialmente rassegnato le dimissioni dal suo incarico. Non è una sorpresa il divorzio tra il club giallonero e Magistro, che ha spesso tuonato nel corso della stagione causa i rapporti complicati tra lo stesso ds e la proprietà, incomprensioni che non hanno trovato soluzione nemmeno al termine di una travagliata stagione sportiva. Di seguito, il testo integrale del saluto di Magistro alla Tiger Brolo.
“Cara Asd Tiger,
dopo tre splendidi anni è arrivato il momento dei saluti. È triste chiudere così, avrei preferito un epilogo diverso, un finale migliore per una storia che mi ha e ci ha dato tanto. L’amara e immeritata sconfitta di Palazzolo contro il Noto e la conseguente retrocessione in Eccellenza non hanno niente a che fare con questo “divorzio”. Lo avevo detto più volte, qualcuno probabilmente non mi ha mai preso sul serio, ma chi doveva saperlo e poteva fare qualcosa affinché ciò non avvenisse ha scelto, consapevolmente o meno, di lasciare andare le cose come volevano andare, forse non come dovevano.
Ho aspettato per giorni, settimane, mesi, una mossa, una risposta, anche un semplice segno da parte della Società, ho solo ricevuto silenzi, non c’è più tempo per attendere, siamo al capolinea. Ma non dimentico quello che per me la Tiger ha rappresentato. Sono stati anni di grandi soddisfazioni quelli passati fianco a fianco. Abbiamo vinto una Coppa Italia Regionale d’Eccellenza, un campionato di Eccellenza approdando per la prima volta in Serie D e, nonostante la fresca retrocessione, anche il 2014/2015 è stato un anno di maturazione, crescita ed esperienza che non potrà che farci bene per il futuro. Dagli sbagli si deve imparare, la delusione deve farci reagire, il dolore per il fallimento deve motivare tutti a ripartire con più voglia di prima.
Voglio ringraziare chi mi ha permesso di vivere questa avventura, tutti i calciatori che hanno indossato la casacca giallonera sotto la mia gestione tecnica, tutte quelle persone che hanno lavorato per la Tiger occupando ruoli nello staff tecnico, dirigenziale o come semplici collaboratori. Mi preme ringraziare anche chi ieri era presente a Palazzolo Acreide, grazie a quei tifosi che ci sono stati sempre accanto, nonostante gli alti e i bassi dell’ultimo periodo. Mi permetto di spendere un paio di parole in più per quelle persone che hanno dato veramente il massimo per me e per il club, per più o meno tempo e sotto svariati punti di vista.
Grazie di cuore al segretario Renzo Pizzurro, al dott. Francesco Petralito, ai magazzinieri Mariolina Di Nardo e Franco Celano, al responsabile della comunicazione Francesco Gugliotta e alla collaboratrice Rosy Gatto, che hanno sempre cercato di fare il possibile per darmi una mano nella situazione societaria surreale che si era venuta a creare a Brolo. Solo grazie al lavoro, spesso nemmeno dovuto, di queste persone e alla critiche ingiustificate di chi, senza sapere, ha sparato a zero sul mio lavoro, sono riuscito a portare avanti il progetto Tiger, visto l’assenteismo ingiustificato di chi invece doveva lavorare in prima linea per il bene di questa realtà.
Mi ripeto, era una decisione già presa da un paio di settimane, avrei voluto chiudere questa esperienza con una bella salvezza, un nuovo regalo da fare anche al gruppo ultras “La Cella”, che ieri è stato eccezionale e che ringrazio profondamente. Purtroppo nel calcio, come nella vita, le cose non vanno sempre come vorremmo. Le mie dimissioni, dunque, sono ufficiali e irrevocabili. Da domani mi riterrò libero di intraprendere nuove strade e nuovi percorsi. Non so cosa farò, né come agirà la proprietà giallonera.
So solo che purtroppo sono le cose belle a far male quando finiscono, non quelle poco importanti. La Tiger resterà sempre nel mio cuore un’esperienza indimenticabile, spero di aver lasciato qualcosa a chi ha avuto l’onore o forse più l’onere di faticare accanto a me. Grazie di tutto e in bocca al lupo, anzi alla tigre. A presto, forza Tiger!”.
Francesco Gugliotta