Nello scorso mese di Febbraio è stato perpetrato l’ennesimo abigeato in danno ad un allevatore del comprensorio dei Nebrodi che, come di consueto, nel periodo invernale aveva transumato i bovini di proprietà nel Siracusano. Il reato di abigeato sta assumendo proporzioni oggettivamente preoccupanti con pesanti ripercussione per profili di ordine squisitamente economico per i danni, spesso irreparabili, che gli allevatori subiscono e, più in generale, per la sicurezza del territorio.
Infatti gli allevatori ai quali vengono sottratti gli animali, non di rado, sono costretti ad abbandonare l’attività e con questa anche le aree di pascolo che , prive di controllo, possono diventare strumento per consumare illeciti contro il patrimonio privato e truffe in danno alla AGEA.
Il recente episodio risulta positivamente risolto a seguito della brillante operazione condotta dall’Arma dei Carabinieri di Siracusa in stretta collaborazione con i colleghi delle stazioni di Oppido Mamertina e Melicucco in Calabria, ove gli animali erano stati trafugati dopo il furto.
La determinazione, la professionalità e la notevole esperienza soprattutto del Maresciallo Capo Barbagallo Natalino dell’Appuntato Vacirca Marco insieme al Maresciallo Capo Marino Andrea appartenenti rispettivamente alla stazione Carabinieri di Priolo Gargallo e di Oppido Mamertino in collaborazione con gli Agenti del Commissariato di Taurianova hanno consentito il recupero, nel difficile contesto territoriale in cui le operazioni si sono protratte per diversi giorni, di 47 capi bovini che sono stati riconsegnati al legittimo proprietario che coraggiosamente e con tenacia ha partecipato agli interventi di ricerca e di recupero.
Il sospetto, più che fondato, è che il furto di bovini e ovini, che si verifica sempre con maggiore frequenza in Sicilia, sia ormai controllato da organizzazioni criminali Siciliani e Calabresi che hanno creato una efficiente rete operativa in grado di rifornire il mercato illecito della carne eludendo i rigidi controlli del sistema di vigilanza sanitaria con grave pregiudizio per la salute pubblica.
Il settore della zootecnia, un tempo voce significativa dell’economia dell’entroterra, già duramente provato dalla persistente crisi economica, rischia il definitivo collasso se i competenti organi e, in particolare, le forze dell’ordine che, nella recente vicenda hanno dimostrato ottima capacità operativa, non riserveranno la massima attenzione al grave problema che ha assunto connotazioni criminali oggettivamente preoccupanti.