Si ricompone la giunta brolese, con la nomina, da parte del primo cittadino Irene Ricciardello, del nuovo assessore individuato nel capogruppo di maggioranza Marisa Bonina. Il neo assessore, prende il posto in giunta di Carmelo Princiotta dimessosi qualche settimana fa, per motivi personali. La Bonina è stata festeggiata al palazzo comunale, dagli amici consiglieri, dai dipendenti comunali, dagli assessori e dal sindaco, che l’ha voluta ringraziare per lo spirito di servizio con il quale prende in carico, in un momento particolare della vita amministrativa del paese, questo delicato ruolo.
Le deleghe assegnate riguardano la pubblica istruzione, i lavori pubblici, l’urbanistica, la tutela ambientale, l’ecologia, il verde pubblico ed il decoro urbano. Parole di plauso nei suoi confronti anche da parte del presidente del consiglio, Giuseppe Miraglia, che ha sottolineato l’impegno e la correttezza con la quale ha svolto le funzioni di capogruppo in seno al consiglio comunale, diventando sempre puntuale punto di riferimento per tutti.
La Bonina resterà ancora consigliere comunale, non avendo rinunciato a tale mandato e sarà presente nella seduta, che si preannuncia molto infuocata del “consiglio del dissesto”, programmato per lunedì prossimo alle ore 20.00. Infatti, nella riunione straordinaria, con l’aula che si presume sarà piena di cittadini brolesi, convocata dal presidente Miraglia, saranno trattati solo due punti: la lettura e approvazione dei verbali della seduta precedente e la dichiarazione di dissesto del comune di Brolo.
Secondo i conteggi del revisore dei conti Piero Ferrante e dal responsabile dell’area economico finanziaria Grazia Curasì, e la successiva presa d’atto della giunta, si arriverà in aula con passività potenziali del comune brolese, che complessivamente ammontano a 19.926.162,43 euro. In molti si chiedono, se l’appello lanciato dal sindaco, qualche giorno fa con un comunicato venga ascoltato da tutto il consiglio, dato che la Ricciardello avevo detto “che la scelta che l’aula adotterà sia condivisa da tutti, vista la gravità del caso, fatto unico nella storia del paese, e che non sia fonte di ulteriori spaccature e fratture”.
Nelle stanze dell’Ente, per le strade del paese, nei locali pubblici e sui principali social network, le opinioni degli “amanti” della politica e dei creditori dell’ente comune, non mancano. Per Brolo sono giorni e forse saranno anni con l’aria dall’atmosfera abbastanza pesante e con una grossa incognita per il futuro dei giovani brolesi.