Il giornale cartaceo è sempre più in crisi e complice anche i costi di trasporto da ieri la distribuzione dei quotidiani in circa 20 comuni montani o collinari della provincia di Messina è stata interrotta. La decisione è stata presa dall’azienda di distribuzione dei prodotti editoriali.
Contro tale decisione ieri alcuni edicolanti e sindacalisti i, a dire il vero poche unità, hanno protestato davanti alla Prefettura di Messina con la partecipazione di alcuni rappresentanti dei Comuni interessati.
Una considerazione viene spontanea, cosa hanno fatto e cosa fanno gli amministratori degli enti locali della provincia per favorire l’editoria locale?
Molti di coloro che in questi giorni si sono dichiarati paladini dell’informazione a nostro avviso dovrebbero iniziare concretamente a sostenere l’editoria locale che ricordiamo oggi è composta sempre più dai sistemi tecnologici come tv, radio e web.
Molti comuni messinesi non attuano un’adeguata comunicazione istituzionale e non sono neanche dotati di un ufficio stampa come prevede la legge 150 del 2000.
Forse per alcuni amministratori, prima di dichiararsi paladini dell’informazione, sarebbe il caso di iniziare a lavorare all’interno della propria realtà per migliorare la trasparenza pubblica e la comunicazione istituzionale.