Il giovane imprenditore messinese Giovanni Arigò, gravemente ustionato insieme alla madre e alla sorella in un’esplosione nella sua fabbrica di fuochi d’artificio, non ce l’ha fatta.
Arigò è morto nella notte al Centro Grandi Ustioni “Villa Scassi” di Genova, dove era ricoverato con ustioni sul corpo superiori al 90%.
Conosciuto per la sua passione per la città e per la preparazione dei fuochi d’artificio per la Vara, Arigò sarà ricordato con l’intitolazione della Vara di Messina a lui a Ferragosto.
La senatrice Dafne Musolino ha espresso il suo cordoglio per la famiglia e la vicinanza alla madre e alla sorella ancora ricoverate per le conseguenze dell’esplosione.