L’enorme tendone che occupa l’intera piazza Sant Teodoro, voluto dall’amministrazione comunale, non sarebbe idoneo ad ospitare persone “perchè realizzato in difformità alle vigenti leggi atte a tutelare la sicurezza dei cittadini”. A scriverlo, in una lettera aperta al sindaco di Sinagra Vincenza Maccora, l’ingegnere Tindaro Antonino Sicilia che spiega, “foto alla mano”, anche i motivi che fanno del “tendomostro” sinagrese (così in tanti definiscono l’opera di plastica) una struttura non a norma .
Per Sicilia la tendostruttura contrasta con le normative anticendio, con il codice della strada e con le norme antisismiche a causa delle carenze strutturali senza contare il contrasto con il DM 37/2008 sulla corretta realizzazione dell’impianto elettrico mentre di bagni non c’è neanche l’ombra. Il professionista ed ex primo cittadino sinagrese, oltre alla lettera aperta al sindaco, ha stilato una relazione nella quale spiega, punto per punto, le violazione indicate sommariamente nella missiva pubblica a partire dall’ancoraggio precario che non sarebbe il massimo in caso di vento, essendo la piazza un naturale”corridoio meteo”, con rischi alla pubblica incolumità. Il Comune “aveva l’obbligo- continua di collaudare la struttura prima dell’utilizzo ai sensi dell’ art. 7 della legge 1086/71.
E’ ancora:l’impianto elettrico non è, allo stato, dotato di idonea messa a terra certificata e viene alimentato dalla rete della pubblica illuminazione con possibile sovraccarico della stessa con rischio di incendio ove si tenga conto dei notevoli assorbimenti durante gli spettacoli musicali.”
Ma il mega tendone – continua l’ingegnere- non rispetterebbe, in alcuni punti, neanche la distanza minima eccezionale di tre metri e cinquanta dai fabbricati previsti in caso di utilizzo limitato ed episodico e, per finire- chiosa Sicilia- “la tendostruttura è stata completata il 17 dicembre e inaugurata il venti senza le prescritte autorizzazioni di legge e manifestazioni si sono svolte dal 20 al 26 dicembre.
“L’attacco frontale alla tigre di plastica” non è certo un fulmine a ciel sereno ne un’azione politica perchè, (pare dopo aver cercato il dialogo) nei giorni scorsi, Caterina Garito aveva inviato ben due esposti al dirigente dell’ufficio tecnico, al sindaco e al comandante dei locali carabinieri, formalizzando le motivazioni denunciate da Sicilia.
In seguito il sindaco Maccora aveva invitato i conduttori degli immobili ubicati nella piazza San Teodoro e nella via XXIV Maggio a rimuovere piante ornamentali ed altri arredi anche a servizio di pubblici esercizi. Per la tabaccaia la disposizione sindacale sembrava aggiungere il danno alla beffa in quanto, nella premessa dell’atto sindacale venivano esplicitamente citati i suoi esposti (ci si chiede nel rispetto di quale riservatezza).
Di certo c’è che, subito dopo è arrivato il collaudo affidato ad un’apposita commissione che, pare, abbia esitato il tutto favorevolmente non senza però qualche titubanza e con buona pace della mancanza dei bagni. Tutto risolto? Non proprio perché non è da escludere che anche la decisione della Commissione possa finire davanti al Magistrato.
Nel contesto non potevano mancare i veleni della politica. Per “Radio fante” montare quell’enorme tendone, mai montato in piazza, malgrado i grandi spazi sulla strada del lungofiume equivarrebbe a “togliere” l’utilizzo della piazza, di quell’Agorà tanto cara ai sinagresi specie nelle feste. Poco conta se nel tendone sono previsti oltre al mercatino di Natale, spettacoli e balli. Saranno solo veleni?
Enzo Caputo
I documenti della vicenda natalizia
