Ho fatto politica attiva per quasi vent’anni e nel 2012, a fine mandato, ho interrotto questa esperienza.
Nel mio ultimo comunicato pubblico da Consigliere Comunale alla vigilia delle ultime Amministrative fui facile ma, come spesso, inascoltato profeta. La condizione in cui versa il paese, allo stato non necessita alcuna ulteriore chiosa da parte mia.
Tuttavia voci ricorrenti in questi giorni mi obbligano, mio malgrado, ad intervenire per chiarire il mio impegno ed il mio ruolo nella campagna elettorale in corso al fine di porre fine a certo stucchevole chiacchiericcio.
Ho la fortuna di conoscere bene ETTORE Salpietro. La stima e l’ammirazione incondizionata che nutro per lui, il privilegio di potermi sentire suo Amico, la conoscenza diretta che ho delle sue qualità umane e professionali e delle sue potenzialità Politiche, proprio così, POLITICHE ma nell’accezione più alta e nobile del termine e, per contro, la personale ed ampia conoscenza di fatti, circostanze, protagonisti e comprimari della cronaca politica Brolese degli ultimi 25 anni, personalmente non mi hanno lasciato scelta. Mi hanno indotto naturalmente, come cittadino di questo paese, una volta concretizzatasi la SUA determinazione di spendersi per Brolo in prima persona a mettermi a sua disposizione come umile e semplice elettore ed al più come modesto “uomo di fatica”.
È stato naturale per la genuina personale convinzione, non me ne voglia nessuno, che se Brolo vuole una buona volta cambiare per davvero ed in meglio – a fatti e non a chiacchiere – in questo scenario non ha altra scelta che affidarsi ad ETTORE ed alla sua squadra.
È stato naturale per il personale convincimento che per chi ritiene che a Brolo sia giunta l’ora di dare un taglio netto al passato recente, sostenere oggi l’ing. Salpietro sia un dovere civico in quanto, come ha argomentato il Dott. Mario Giuliano, “ETTORE è una opportunità ma c’è per questa volta……”.
Questo e soltanto questo.
Se ne facciano una ragione coloro i quali pensano di aprire delle defatiganti diatribe a detrimento di ETTORE. I soliti complottisti che pensano di poter aprire fuorvianti fronti polemici. Gli aspiranti impostori, coloro i quali si affannano a cercare “il pelo nell’ETTORE”, cerchino altre argomentazioni, possibilmente reali, concrete e sostenibili, ammesso che se ne possano trovare.
Il sottoscritto parteciperà alla competizione elettorale come semplice elettore al pari di tutti gli altri cittadini Brolesi aventi tale diritto. Nessuna candidatura al Consiglio Comunale, nessuna designazione presente o futura alla carica di assessore, nemmeno alla luce, certamente ancor più legittimante, di molto tra “quello che passa il convento” sugli altri fronti. Nessuna aspirazione al ruolo di consigliere personale né, tantomeno, alcuna possibilità che il sottoscritto o chiunque altro possa assurgere al ruolo di “consigliori”. Non con il Sindaco ETTORE, impossibile!
Nessuna personale candidatura, si badi bene, perchè per prima cosa dovrebbe essere il sottoscritto a volerlo e questo in atto è fuori discussione. C’è un tempo per tutto ed il peso di vent’anni in prima linea, interrotti da meno di due anni, allo stato è ancora gravoso più che mai.
ETTORE, partendo dalla consapevolezza che in politica attiva tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile e più ancora che, chi più chi meno, tutti i principali odierni aspiranti amministratori hanno contribuito o avuto parte in ciò che è successo a Brolo negli ultimi 25 anni e che in politica locale non esistono “professionisti legittimati e predestinati” e/o “dilettanti usurpatori e improvvisati” ha deciso di mettere insieme una bella e qualificata squadra di facce nuove, pur rinunciando a veterani di significativa esperienza ed a voti “consolidati a pacchetti”. Una scelta coraggiosa, di rottura, chiara, cristallina, innovativa. Una scelta, in parole povere, “da ETTORE” che gli fa onore e che personalmente, oltre a rispettarla, condivido al cento per cento continuando per primo a differenza di quanto hanno fatto altri, a restare da parte.
Con ETTORE vince BROLO
Nino Ricciardello
COSA SCRIVEVA L’ING. NINO RICCIARDELLO IL 2 MAGGIO DEL 2012
La mia esperienza in politica attiva al momento si interrompe; per la prima volta dal 1993 non mi sono candidato al Consiglio Comunale.
Nel corso della mia attività politica penso di aver dato un contribuito determinante alla crescita del nostro paese. Uno dei meriti principali? Aver deciso, per primo, di scommettere nel 1997 su quello che a quel tempo era un politicante “bruciato” ma che tuttavia in quel momento storico, pur con tutte le riserve del caso, io reputavo adatto per guidare il rilancio di Brolo. Fu così. Il primo quinquennio è stato a dir poco “epico” ed a conclusione dei due mandati in cui ho avuto l’onore di ricoprire la carica di Presidente del Consiglio Comunale ho ricevuto pressoché unanimi e gratificanti attestati di merito.
Il mio principale rammarico? Quello di non aver saputo sottrarre tempo a sufficienza al mio lavoro ed alla mia famiglia – sopratutto nell’ultimo periodo – allo scopo di contrastare con maggiore efficacia la degenerazione di quel sistema che a partire dal 2002 ha condotto il Comune all’attuale situazione di sfascio amministrativo e ridotto la politica locale (le imminenti elezioni amministrative ne sono una prova) a tragicomica farsa.
Alle amministrative del 2007 feci un doveroso tentativo, pur con molto scetticismo, di provare a far cambiare le cose. Com’era prevedibile è andata com’è andata; tuttavia è stato bello condividere la mia ultima esperienza elettorale ed amministrativa con ragazzi come Mauro Scaffidi, Elvira Scarpaci e tanti altri che, pur strameritandolo, non riuscirono ad approdare in Consiglio Comunale.
Negli ultimi 5 anni non è stato approntato nessun intervento incisivo per lo sviluppo, solo ordinaria amministrazione e tanto sperpero delle già esigue risorse, con un Comune che è stato trascinato sull’orlo del baratro. L’unica produzione degna di nota è stata quella dell’ufficio stampa Comunale che, ben facendo il proprio mestiere, ha inondato i media di annunci e di roboanti comunicati (eccezion fatta per la sintomatica ribalta dedicata al sindaco dalle iene) nel tentativo di mascherare la dura realtà. L’amministrazione uscente ha prodotto pochissimi risultati concreti ed apprezzabili ma tante iniziative propagandistiche, spesso onerose, di dubbia utilità e improbabile reale efficacia, il tutto non mancando di incensare senza tregua quella “valorosa” deputazione locale che ha fatto così tanta differenza tra Brolo e gli altri comuni (sic!) e che “la Sicilia intera – a dir poco – ci invidia”.
E riguardo alla minoranza uscente, che dire? Con Elvira è Mauro è stato un privilegio condividere insieme un percorso. Gli altri? Sul piano personale il massimo rispetto per tutti, sopratutto per Irene Ricciardello. Viceversa, sul piano politico, nessun artificio dialettico potrà nascondere la pura e semplice verità, ovvero che quasi all’indomani delle elezioni del 2007 la componente che si rifà al cosiddetto “PDL”, tradendo il mandato chiesto e ricevuto dagli elettori, si è consegnata “gratis et amore Dei”, senza condizioni, nelle mani dei “vincitori”, con ciò minando inesorabilmente l’efficacia dell’azione dell’opposizione. Oggi, malgrado i risultati, la stessa componente si ripresenta davanti agli elettori promettendo (anzi, tornando a promettere) controlli ed impegno senza quartiere (sic!) e, non senza una considerevole presenza di spirito, torna a chiedere il voto “contro” la stessa compagine che ha sostenuto e puntellato fino ad oggi. La politica è bella (?) anche per questo….
Della maggioranza uscente, che dire? Con la scusa del “rinnovamento” sono stati “rottamati” senza alcun riguardo, dopo tanti anni di fedele , disciplinato, devoto ed acritico servizio, alcuni storici artefici della rinascita mentre coloro i quali hanno momentaneamente resistito alla rottamazione dovranno disputarsi gli incarichi con visibilità (leggasi indennità) a suon di preferenze! Ma vogliamo forse dimenticare che il “sindaco” uscente (e, ahimè, rientrante) seppur giovane anagraficamente è già vecchio di mandati – e metodi – e calca le scene della politica locale dal lontano 1997 e che il suo “pigmalione”, attuale autentico ed incontrastato “dominus” della politica Brolese, è “su piazza” dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso? Evviva il progresso!
Per dare una ulteriore idea della reale portata del “rinnovamento” basti considerare, tanto per fare un esempio, che per un verso, senza tanti complimenti, è stato “rottamato” l’uscente vicesindaco assessore ai LL.PP. che con le poche risorse disponibili ha fatto quasi dei miracoli, mentre al grado di vicesindaco in pectore è stato promosso l’uscente assessore al bilancio comunale (proprio così ?!?) che, tra l’altro, si appresta alla sua terza esperienza. Ma per fare le cose in grande, al rango di altro assessore designato è stata elevata un consigliere di cui nel corso del precedente mandato si fatica a ricordare qualche intervento eccezion fatta per la risposta “presente” data all’appello (sic!).
Critiche ed osservazioni al riguardo del mio operato ed alle mie opinioni? Forse ne arriveranno ma, se così fosse, mi si consenta, fin da ora, di sottrarmi ad improduttive repliche. Ognuno, nei limiti del consentito, ha diritto di esprimere le proprie opinioni….
Cosa si prospetta per Brolo? A mio avviso nulla di buono. Salvo interventi legislativi miracolosi a beneficio di quei comuni che versano in difficoltà loro malgrado e di cui potrebbero, alla fine, beneficiare anche comuni “allegri” come il nostro, il futuro è a dir poco nebuloso.
Riguardo alle imminenti elezioni, l’elemento di positiva novità è senz’altro la presenza di tanti volti nuovi e di belle speranze. A tutti questi candidati dei quali alcuni, ovviamente, siederanno tra i banchi del Consiglio Comunale va il mio sincero “in bocca al lupo”, con la speranza che i prossimi esordienti si facciano maggiore e migliore onore di molti loro predecessori, sopratutto recenti.
Cosa fare il 6 maggio? Personalmente, alla luce della messa in scena ordita dai “patron” delle liste in campo e la colpevole assenza di chi aveva, in ogni caso, il diritto/dovere di dare voce a chi avrebbe voluto una competizione VERA tra schieramenti non nemici ma contrapposti, invece di questo evidente inciucio, spero che sia una bella giornata da dedicare al mare. O forse, oggi che il nuovo sistema elettorale lo consente, magari non farò mancare la mia unica e personale preferenza a qualcuno dei giovani esordienti ma senza attribuire alcun voto di lista o di Sindaco.
Penso che sarebbe una buona occasione per dare, anche a Brolo, un segnale di ferma e doverosa indignazione nei confronti della “politica politicante”!
Nino Ricciardello