Confermato la condanna a 4 anni di reclusione nei confronti di un 49enne operaio di Falcone, A.R. , nato in Svizzera a La Chaux De Fonds, accusato di maltrattamenti in famiglia, a deciderlo la Corte d’Appello di Messina (presidente Bruno Sagone, consigliere Maria Teresa Arena, consigliere estensore Daria Orlando).
Respinto il ricorso proposto dalla difesa dell’imputato nei confronti del quale era giunta la condanna in primo grado disposta nel maggio 2022 dal collegio giudicante del Tribunale di Patti, con l’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e la sospensione della potestà genitoriale per la durata di 8 anni. Sentenza integralmente confermata in appello.
L’uomo era imputato per fatti riferiti al periodo tra gennaio e giugno 2021 quando, secondo l’accusa, già agli arresti domiciliari per altro procedimento, avrebbe sottoposto la moglie a continue vessazioni fisiche e morali, costringendola a vivere in un contesto di profondo timore per l’incolumità sua e dei due figli. L’uomo l’avrebbe quindi minacciata di morte, rivolgendole ripetutamente pesanti appellativi e controllandone gli spostamenti.
Già in primo grado era stato disposto a favore della donna, A.P., 53 anni, nata a Lipari, parte offesa insieme ai due figli, D. e F.R. e costituita parte civile rappresentata dall’avvocato Antonella Marchese, un risarcimento dei danni quantificati e liquidati in 15.000 euro, oltre alla refusione delle spese processuali, cui si aggiunge la condanna al pagamento delle spese anche per l’appello.