Brolo – Cono Condipodero, la mia persona di “muse” e di “compagni di merende”, non sa nulla!

Sono costretto, poiché direttamente chiamato in causa, ad una replica rispetto a quanto affermato dal Sindaco nel comunicato di ieri.

cono-condipodero

In esito alla nota del nostro Gruppo non mi aspettavo certo che desse pubblicamente atto delle nostre ragioni, ma nemmeno che, ad una richiesta di ristabilimento di un confronto politico civile, ci rispondesse, al contrario, con gli stessi toni sin qui utilizzati dal suo vicesindaco.

Nelle sua aggressiva risposta a mezzo stampa, sig. Sindaco, non ho letto nemmeno una riga riferita ai fatti, non una parola riferita al merito delle attività edilizie – credo impropriamente – poste in essere nell’immobile di proprietà di RFI o all’osservanza delle norme da noi richiamate.

Ho colto un chiaro tentativo di mistificare fatti e circostanze riferite ad un passato in cui tanto lei Dott.ssa Ricciardello che il sig. Scaffidi Lallaro avete molte ma molte più responsabilità di quante non pretendiate impropriamente di accollarne all’attuale gruppo di Minoranza od al sottoscritto.

Nella sua irruente risposta alla nota della minoranza – chiunque potrà confrontare contenuti e toni delle due comunicazioni – nel tentativo di distorcere a suo vantaggio alcuni termini, con un opinabile senso istituzionale, si lascia andare a definizioni come “inciuci” ed ancora “lavoro invisibile dentro muri, tubi, fogne“, parla con riferimento alla mia persona di “muse” e di “compagni di merende“.

Addita chi “ha gozzovigliato sui e nei conti del comune sino a pochi mesi fa con le complicità di un consiglio comunale” che definisce, come se niente fosse, “imbelle” ed in un crescendo mistificatorio afferma, con riferimento al passato che “solo noi dell’opposizione avevamo il coraggio di alzare la testa, di dire no” e con riferimento al presente che “Questo i cittadini di Brolo l’hanno capito votandoci“.

Egregio sig. Sindaco, sia chiaro che se VOI non siete in condizione di impartire lezioni o censure a nessuno sul piano amministrativo, lo siete ancora meno sul piano etico-politico.

Mi vedo costretto a richiamare qualche tediosa, ma doverosa circostanza necessaria a riportare alcune situazioni alla realtà delle cose piuttosto che lasciarle alle vostre rappresentazioni artificiose. Lei parla di responsabilità e connivenze del passato, ma vogliamo fare un approfondimento riguardo a questo interessante argomento? Io sono stato eletto nel 2012 ed ho maturato appena venti mesi di permanenza in Consiglio. Vogliamo, invece, parlare di lei Sig. Sindaco, Consigliere di “minoranza” dal 2002 al 2014 (oltre centoquaranta mesi) e del suo vicesindaco pari ruolo dal 2007 al 2014?

Della sua attività di instancabile oppositore e di fiero controllore, negli anni 2002-2007 nella memoria collettiva e realisticamente anche negli atti, non resta alcuna traccia degna di nota. Ma vogliamo parlare del quinquennio successivo? Nel 2007 io ero candidato insieme a Lei ed a Scaffidi Lallaro, ricorda?

Ebbene, dopo aver spaccato in due la minoranza, la componente sua e di Scaffidi Lallaro, dopo appena un breve periodo di opposizione decise di passare tranquillamente con la maggioranza.

Dov’eravate voi due in quegli anni che oggi tanto criticate, invece di controllare? Ve lo dico io. Eravate seduti tranquillamente al tavolo della maggioranza! E Lei approvava qualche bilancio. A conferma della assoluta condivisione delle linee politiche e programmatiche.

Ma non finisce qua. Vogliamo parlare del seguito? Il Paese ancora aspetta che qualcuno smentisca il famoso “tavolo” nella sua casa di campagna a Ponte Naso attorno al quale, alla vigilia delle amministrative del 2012, si lavorava – questo si – “sottotraccia”. Forse però proprio quel Tavolo mise in condizione, lei e le sue “muse” (dopo esservi eclissati per anni dalla scena politica) di approntare quella lista che consentì di presentarvi alle elezioni e di poter essere rieletti al Consiglio Comunale.

E gli accordi presi a quel tavolo saltarono forse perchè invece della presidenza del consiglio comunale, dopo le elezioni, vi fu offerto “appena” un assessorato? Questo Lei dovrebbe spiegare al Paese, invece di richiamare a sè meriti che non ha.

Il “coraggio” invece di tirarlo fuori a cose fatte, riproponendo le stesse denunce che il Revisore aveva presentato prima di voi, avreste dovuto mostrarlo quando era più scomodo fare opposizione ad una Maggioranza politica che viaggiava con oltre il 75% di consenso elettorale.

voto3Questo, caro Sindaco, a differenza dell’illusione che coltiva nella sua mente, i cittadini in effetti lo hanno ben capito ed infatti alle ultime elezioni le hanno tributato un modesto 30% di voti validi, mentre il restante 70% ha votato tutti – compresa la nostra lista giunta seconda ad una incollatura – tranne Lei! Soltanto il sistema elettorale, insieme ad una campagna condotta – unica compagine la vostra – all’americana e con grande impiego di risorse, vi ha portati al governo del paese, cara Dott. Ricciardello. Non il consenso dei Brolesi che, semmai, da esiguo diventa via via sparuto!

In definitiva, sig. Sindaco, se sulle responsabilità penali farà luce la Magistratura, sulle responsabilità politiche il giudizio è già scritto. Per Lei ed il sig. Scaffidi Lallaro, suo attuale vicesindaco, è un giudizio definitivo ed inoppugnabile di colpevolezza, con l’aggravante di essere venuti meno, quando potevate e dovevate, ai quei doveri di vigilanza ed opposizione che vi erano stati affidati dal corpo elettorale. É scritto nella cronaca politica ed amministrativa di questo paese ed è attestato dalla contrarietà del 70% del corpo elettorale e quindi, per piacere, per il futuro….parliamo di un’altra storia.

A conclusione di questa doverosa operazione verità, non posso che ribadire l’auspicio che i toni tornino ad essere più consoni a quelli della buona politica ed agli interessi del paese.

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