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La fine dello stato di emergenza consente di ripristinare le tradizionali pratiche di devozione popolare.
«La ripresa di una prudente normalità e l’intenzione del Governo di porre fine allo stato di emergenza entro il 31 marzo ci permettono di guardare con maggiore serenità anche alla celebrazione delle feste religiose». La Conferenza Episcopale annuncia com’è destinata a cambiare la gestione delle manifestazioni di devozione popolare, a lungo sospese a causa della pandemia.
“È vivo desiderio dei Vescovi ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità”.Le feste religiose devono continuare a essere, così, un momento forte, atteso e preparato dalle nostre comunità, in cui si esprime la bellezza della religiosità popolare.
La decisione della Conferenza Episcopale segna così una strada di ritorno alla serenità che si attendeva da molto tempo.
La Parrocchia San Michele Arcangelo e il Comune di Sinagra hanno programmato la Settimana Santa e i festeggiamenti in onore del Santo Patrono nel giorno di Pasqua e nel Lunedì dell’Angelo rinnovando così l’annuale appuntamento con la tradizione.
Leone II, detto il Taumaturgo, nasce nel 709 a Ravenna dove divenne presbitero, intorno al 725 si trasferisce nel sud della penisola italiana. Fu nominato vescovo di Catania nel 765 e dedicò la sua vita a combattere l’eresia. Compì svariati miracoli e per questo ottenne l’appellativo di “Taumaturgo”. Trascorse, da eremita, gli ultimi anni della sua vita in una grotta a Sinagra.
Leggenda narra che, dopo la sua morte, una sera di Pasqua alcuni catanesi rubarono le spoglie del Santo per portale a Catania, ma dopo aver camminato per l’intera notte, al mattino si ritrovarono al punto di partenza.
Ogni anno, da centinaia di anni, la sera di Pasqua si svolge la suggestiva “Cursa i Santu Liu”, dove la statua del Santo viene portata fino al centro del paese dalla Chiesa di San Leone, che si trova in campagna. La processione dura oltre 4 ore, durante le quali i devoti percorrono la strada facendo due passi avanti e uno indietro, simboleggiando l’indecisione del Santo nel ritornare a Catania, e culmina con la “corsa sul ponte” che si trova all’ingresso del Paese andando incontro ai sinagresi. Il lunedì di Pasqua la festa continua con la processione del Santo per le vie del paese.
I festeggiamenti del Santo Patrono, quest’anno in modo particolare, riprendono vita con la consapevolezza e la gioia di celebrare nuovamente la “festa di compleanno” del proprio paese durante la quale la comunità si riconosce, si incontra, si identifica in un ricordo, in un’emozione che non avrà mai pari.