Oggi più che mai tornano d’attualità nel contesto geopolotico “i versi di ieri ” della poetessa sant’agatese Giovanna Manfredi Gigliotti Versi che scorrono sul pentagramma per poi tramutarsi, purificati dalle angosce che furono, nel “tempo” di oggi a dimostrazione che la poesia unisce i tempi e annulla le età storiche. Scorre la “sinfonia della vita”, ricrea ricordi e valori e, come atavica risacca, rinnova emozioni quasi “frangenti” di vita.
Autrice, tra l’altro delle raccolte di poesie “L’ulivo corifero” e “I Galli di Scafa”, approccio alla poesia la prima, preziosa evoluzione la seconda. Versi per ogni tempo; oggi ancora più attuali. “…su quelle terre rossastre scivola il presente che mai è esistito” e mostra ciò che è, che siamo: assenti come la luna nelle notti in cui il mare le urla contro, abbandonato…” E ancora: “Fiorisce un geranio e non sa che l’attende la grandine…”- Dall’amata terra di Sicilia al mondo, ai suoi perché dalla stessa risposta sempre con “lo sguardo dritto e attento “ al Meridione, alla terra degli avi, all’eterna constatazione di ciò che è, che non è ciò che vorremmo.
“L’eterno si veste di sole, colora, discende riplasma coralli in plastiche forme di ambra”. Ed ecco Gioiosa mi appare. “che placida baia… che terra dorata…” – Versi, parole. Entrambe le cose. ”Alla fine però resta solo la parola, come ai tempi degli esiti primordiali quando esisteva- si legge nella prefazione, curata da Michele Manfredi Gigliotti alla raccolta “I galli di Scafa”- solo la parola ed essa era presso il Principio, anzi era il “Principio”. “I poeti che strane creature” – cantava Fabrizio de Andre- capaci di attualizzate il passato e di vedere il futuro. Giovanna Manfredi Gigliotti – (Palermo 1974) poeta, giornalista pubblicista, di professione docente di materie letterarie a Sant’Agata Militello, vive a Torrenova.
Si occupa di pittura ed ha all’attivo diverse colletive. Ha partecipato con il padre, Michele, avvocato e scrittore, dell’equipe di archeologi che, in due campagne di scavi, in anni differenti, hanno portato alla luce la necropoli etrusca delle “Scalette” nel territorio di Tuscania (VT).
È presente in diverse antologie poetiche, tra cui si ricordano le più importanti: “Alcyone 2000”, a carattere internazionale; “Le più belle poesie del premio Margherite Yourcenar”; “Le più belle poesie del premio letterario Il club degli autori”; “Poesie in cornice”; “Quaderni taorminesi”; “Noialtn”; “Poeti e poesia”; “Le pagine del poeta”; “Alcyone 2000, percorsi letterari del 2000”; “Quaderni di poesia e di studi letterari”; “La voce dei poeti di Sicilia tra memoria e profezia”, dodici volumi per Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca-Direzione Generale per la Sicilia, progetto LIReS, coordinatrice Rosalba Anzalone.
Pubblicazioni: Notte puerpera di stelle (silloge di liriche, 1995); L’ulivo corifeo (poesia, 1995); Come un canto di pesci (poesia, 1996); Fiori di pietra (poesie, 1999); I canti di Badetta (poesie, 2004); Neanche per un serto d’alloro che comprende Libello di passi perduti e Calliope e sentieri di pioggia (poesia, 2008); I galli di Scafa, ovvero il canto dell’iniziato ai misteri della bellezza (poesia, 2013), Sui banchi di scuola (poesia, 2014).
Enzo Caputo