Brolo – 31 Gennaio: l’Istituto Comprensivo Celebra Don Bosco

Per il secondo anno consecutivo, l’istituto comprensivo di Brolo, celebra il grande educatore e pedagogista italiano e ne sposa e condivide tutti i suoi principi di base.

Una scuola del sapere, del saper fare, del saper essere e del saper vivere in comunione, una scuola di tutti e per tutti, che include e non esclude, che sviluppa e potenzia i talenti di ognuno con naturalità, entusiasmando gli studenti e motivando i docenti.

Sapere è l’insieme delle conoscenze, dei saperi generali che sono connessi all’identità dello studente, che possono aiutarlo a crescere come persona, in tutte le sue dimensioni.

Saper fare è l’ attitudine ad applicare, ad usare, a mettere in pratica il Sapere già acquisito, attraverso abilità concrete, per lo svolgimento di uno specifico compito. Ovvero laboratori e compiti di realtà, che nel nostro istituto si traducono in compiti di realtà di sistema.

Saper essere è il livello dove convergono e da cui traggono significato i primi due, quello del Sapere e quello del Saper fare. Fa riferimento ai valori, agli atteggiamenti e alle motivazioni profonde che determinano, a livello personale, l’essere, cioè, una specifica identità.

Saper vivere in comunione è stato aggiunto a livello europeo: «La Commissione ha messo in maggiore risalto uno dei quattro pilastri che essa propone e definisce come i fondamenti dell’educazione: imparare a vivere insieme, sviluppando una comprensione degli altri e della loro storia, delle loro tradizioni e dei loro valori spirituali, e creando su questa base un nuovo spirito che, guidato dal riconoscimento della nostra crescente interdipendenza e da una comune analisi dei rischi e delle sfide del futuro, potrà indurre gli uomini ad affrontare progetti comuni». (J. DELORS, L’educazione: l’utopia)

La nostra, una scuola che fonda le sue radici più profonde nel pensiero del grande educatore cattolico, ma allo stesso tempo mantiene inalterata la sua identità laica.

Essere studente di una delle classi e sezioni dell’istituto comprensivo di Brolo è, oggi, un’esperienza unica, in quanto ci si sente parte di una comunità in continua trasformazione, una scuola attenta al singolo, ai suoi bisogni, ai suoi talenti, in modo che ognuno possa trovare la sua dimensione, ed eccellere sfruttando al meglio le proprie potenzialità.

“Il bello di essere primi” non è puntare al successo a tutti i costi, utilizzando gli altri come sgabelli per salire e sacrificandoli, se occorre. Ma è sviluppare in sé stessi quei talenti che, inevitabilmente, poi ti portano a essere primo e pronto ad aiutare gli altri a raggiungere gli stessi obiettivi.

Parafrasando, questo aspetto emerge in condizioni estreme: pensate ad uno scalatore di alta quota, il capocordata è il più bravo, quello che meglio di tutti gli altri ha sviluppato i suoi talenti, ma che mette questi ultimi a disposizione degli altri per raggiungere un obiettivo comune, la vetta.

Rispetto all’anno scorso, che ha visto l’istituto impegnato in numerose attività in presenza, quest’anno le parole d’ordine sono streaming e attività multimediali. Nelle classi e sezioni,  per una settimana, lo spirito del grande educatore riecheggerà in numerosi eventi organizzati e coordinati dal corpo docente di Religione, con la collaborazione delle sorelle di Santa Maria Ausiliatrice degli istituti salesiani che hanno dato la loro disponibilità.

L’istituto comprensivo di Brolo commemora Don Bosco e si riconosce anei suoi pilastri educativi, in quanto, anche se definiti più di un secolo fa, oggi dove applicati fanno la differenza.

Bruno Lorenzo Castrovinci

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