Il coordinatore locale, del ‘Movimento Cambiamo Brolo dal Basso’, Antonino Armenio, con una lettera aperta al sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, chiede la riapertura del cinema comunale alle rappresentazioni cinematografiche: “Il cinema è luogo di aggregazione, di crescita, di elaborazione del pensiero, del dibattito culturale e sociale.
A cinema si imparano l’italiano e l’inglese, si impara l’amore e a non ammazzare”, questo in sintesi l’idea portata avanti anche dal fondatore del Movimento Domenico Molica Colella. Armenio, scrive che in relazione all’inattività del cinema comunale di Brolo, concorda con il prof. Molica Colella nell’affermare che Brolo è una bellissima località, ricca di natura, paesaggio e modernità, dove – tuttavia – il cinema c’è ma è chiuso alle proiezioni cinematografiche ormai da qualche tempo (ad eccezione dell’estate appena trascorsa dove in notturna è stato possibile vedere dei film, negli spazi adiacenti la scuola elementare di Via Roma ndc).
“Forse, continua la missiva, non si comprende che il cinema, come il teatro, come il tribunale e l’ospedale, non sono strutture unicamente a disposizione delle comunità nelle quali sorgono, ma luoghi di aggregazione, di crescita, di elaborazione del pensiero, del dibattito culturale e sociale, a disposizione del comprensorio. L’assenza di tale presidio è di per sé motivo di impoverimento per la vita sociale e culturale di Brolo, facendo venire meno un’opportunità di aggregazione, di dibattito culturale e di intrattenimento per giovani e meno giovani.
Esortiamo – chiude la missiva Armenio, pertanto – il sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, a volersi fare parte diligente nell’avviare quanto necessario per ripristinare nella città di Brolo questa ed altre attività di intrattenimento e crescita per la vita della città e per l’innalzamento della qualità della vita.
15/09/2014 – Gazzetta del Sud