La Regione dà vita al più imponente investimento in tecnologie sanitarie degli ultimi dieci anni.
A disposizione per gli ospedali dell’Isola ci sono 85 milioni di euro.
Su input del presidente Nello Musumeci, l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha siglato il decreto che di fatto avvia un radicale processo di innovazione e ammodernamento delle apparecchiature di ‘media tecnologia’ (ecografi, microscopi, tavoli operatori, elettrobisturi, laser chirurgici, angiografi, colonne laparoscopiche, defibrillatori) in uso quotidianamente negli ospedali siciliani. Lo dice la Regione siciliana in una nota.
Si tratta di risorse destinate a tutte le aziende del Sistema sanitario dell’Isola che permetteranno di sostituire quelle strumentazioni ritenute obsolete e che, soprattutto in alcuni ambiti, consentiranno il prosieguo di una innovazione dell’attività clinica già in atto.
Questa la ripartizione dei fondi in 18 strutture dell’Isola:
Asp Agrigento, 3,7 milioni di euro; Asp Caltanissetta, 2,9; Asp Catania, 5,7 ; Asp Enna, 1,9; Asp Messina, 4; Asp Palermo, 9,1; Asp Ragusa, un milione di euro; Asp Siracusa, 2,9; Asp Trapani, 4,6; Policlinico Rodolico San Marco di Catania, 3,1; Policlinico Martino di Messina, 3,3; Policlinico Giaccone di Palermo, 6,6; Cefpas di Caltanissetta, 4 milioni di euro; Ospedale Garibaldi di Catania, 6,9; Ospedale Cannizzaro di Catania, 3,2 milioni di euro; Ospedale Papardo di Messina, 7,7; Ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo, 6,4; Ospedale Civico di Palermo, 8 mln. (ANSA).