Il consiglio comunale ne approva le tariffe dell’IUC. “Il voto contrario del’opposizione, anche attraverso la formula dell’astensione” puntualizza l’assessore ai tributi, Gaetano Scaffidi, è di chi non comprende le necessità del comune. In parole povere demagogia.
Si chiama IUC l’imposta che disciplina i tributi locali: IMU, imposta municipale propria, TASI, tassa sui servizi indivisibili, alle quali prossimamente si aggiungerà la TARI, la tariffa sui rifiuti.
Così oggi l’amministrazione comunale di Brolo, per adeguarsi alle decisioni prese dallo Stato con la Legge di Stabilità, ha approvato il Regolamento che disciplina i tributi locali e le consequenziali tariffe.
La IUC, ossia Imposta Unica Comunale, si compone quindi di 3 tributi:due già conosciuti (IMU e TARI), e la nuova TASI “tassa sui servizi indivisibili” che andrà, suddivisa in due spezzoni, pagata il 16 ottobre e il 16 dicembre, mentre le date di pagamento dell’Imu restano invariate 16 giugno e 16 dicembre.
In sostanza, lo Stato ha deciso di chiedere ai contribuenti di finanziare una parte dei servizi che non possono essere suddivisi, cioè non possono essere pagati con una tariffa, come ad esempio a Brolo l’illuminazione delle strade, la sicurezza, in questo caso la videosorveglianza, la protezione civile, l’arredo urbano e la gestione del territorio, i servizi di polizia locale e il verde pubblico.
“abbiamo cercato – spiega l’assessore al bilancio Gaetano Scaffidi – di adeguare le tariffe, alla realtà sociale ed economica del paese e della sua collettività.
Una tassa nuova, la Tasi, che deve essere pagata da tutti. , Per questa è stata prevista un’aliquota del 2,5 per mille.
“Sarebbe sicuramente piacevole non applicare questa tassazione – dice il vicesindaco – prevedendo come altri comuni lo “zero per mille”, ma la situazione deficitaria sotto il profilo economico dell’ente, di certo non imputabile a questa amministrazione non l’ha permesso. L’amministrazione comunale, con grande senso di responsabilità – aggiunge Gaetano Scaffidi – comunque non ha applicato in questo caso l’imponibile massimo, previsto dalla legge che era il 3.3 per 1000, e questo l’ha fatto auspicando che i cittadini paghino nel rispetto della norma, un‘ottica – appunto – nella quale le coperture economiche siano date dal pagamento da parte di tutti.
“Pagare meno ma pagare tutti”… questa sarà una grande scommessa che vogliamo fare con i nostri concittadini, ma di questo ne parleremo nei prossimi giorni.
Sarà importante con le nuove tasse la rendita catastale dell’immobile.
Ad esempio un appartamento che abbia tale parametro fissato a 326,00 dovrà pagare 156 euro annui (78 euro per 2).
Se seconda casa o in affitto euro 61 per ogni rateo di frazionamento, 43 euro il proprietario e 18 euro l’affittuario.
Nulla di invariato per l’Imu, tassa già in vigore da tempo a Brolo. Non si paga la prima abitazione.
L’ufficio tributi comunale rimane a disposizione dell’utenza per ogni informazione.
Stamani in aula si è registrato il voto contrario – anche attraverso l’astensione su due dei tre punti – del gruppo di opposizione.
Oggi non approvare queste tariffe dice il vicesindaco è non avere i piedi ancorati alla realtà.
Negare ai cittadini i servizi primari.
Anche questo voto contrario è un’assunzione di proprie responsabilità.