Nei giorni scorsi si era scritto che “L’accordo quadro per l’accesso alla Cassa Integrazione in Sicilia è un patto scellerato contro diecimila aziende e oltre ventimila lavoratori”, si legge in una nota del Coordinatore Regionale di Confimprese Sicilia, Giovanni Felice. La confederazione datoriale delle piccole e medie imprese non ha sottoscritto l’accordo sindacale per l’applicazione della cassa integrazione in deroga in Sicilia prevista dal decreto Cura Italia.
Adesso giungono notizie positive dall’assessore agli enti locali Bernadette Grasso (che abbiamo intervistato telefonicamente) che in sostanza ci dice che: “Sono contenta di aver posto la questione all’Assessore Scavone circa la preoccupazione sollevata da parte dei commercialisti e associazioni datoriali che escludeva tantissimi artigiani con un numero inferiore di 5 dipendenti che erano rimasti esclusi dalla cassa integrazione in deroga! Ringrazio l’Assessore Scavone per aver accolto il grido di allarme giunto e di essersi prontamente attivato con il Ministro Catalfo chiedendo e ottenendo la deroga che consente a tutti senza esclusione di poter accedere ai benefici”
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