“Ognuno di noi è le parole che sceglie: conoscerne il significato,saperle usare nel modo giusto e al momento giusto ci dà un potere enorme, forse il più grande di tutti”. E ancora: “che cosa potremmo pensare di una persona che con un armadio pieno di vestiti bellissimi, indossa sempre lo stesso completo per pigrizia? Oppure del proprietario di una Maserati, che lascia l’auto sempre parcheggiata in garage? È proprio l’atteggiamento che molti hanno nei confronti dell’italiano:hanno accesso a un patrimonio immenso che per pigrizia o paura, usano in maniera parziale. La nostra lingua ha bisogno di essere amata e usata.
“Piu siamo competenti nel padroneggiare le parole, piú sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società in cui viviamo. Questo in estrema sintesi l’intervento di Vera Ghero membro dell’Accademia della Crusca che, nella splendida cornice della Sala congressi del Palazzo Salleo, ha incantato il numeroso pubblico presente, dopo l’introduzione del sindaco Nino Musca. La presenza della scrittrice è stata possibile grazie all’adesione del Comune nebroideo alla “Rassegna letteraria “Pensieri Comuni nei palazzi storici dei Nebrodi” promossa, per il secondo anno consecutivo, dalla Professoressa Lucia Franchina. A moderare il dibattito è stato il giornalista Massimo Scaffidi, direttore del giornale on –line “Scomunicando” e dell’emittente televisiva “Antenna del Mediterraneo”.
La performance o meglio sarebbe dire l’uso artistico – creativo della lingua italiana da parte della sociolinguista ungherese ha quasi “fermato” lo scorrere del tempo argomentando a 360 gradi, fosse solo mordi e fuggi, tra lingua, sociologia, politica e perché no mondo animale: “ pensano come noi, si esprimono, si fanno capire anche se non hanno la cognizione di passato e futuro.” I social? Vanno presi per quello che sono. Gli inglesismi? Meglio evitarli se possibile, è così ricco l’italiano. E delle giovani generazioni? Sono più preparate delle precedenti, lo dicono le statistiche e poi: perché meravigliarsi se diciamo la Ministra e non il Ministro?
Qualcuno ha forse trovato da ridire sul termine femminile maestra? Rispondendo agli interventi: – L’Accademia della Crusca non inserisce le parole nel vocabolario semplicemente perché non lo ha. Le prove invalsi? Non sono, così come strutturati, un valido indicatore… Il tempo scorre, la serata finisce. Il Sindaco, le assessore Marzia Mancuso e maria Sinagra il Presidente del Consiglio Lidia Gaudio i consiglieri Giovanni Bucale, Gugliemo La Cava e Leonardo Ioppolo, fanno gli onori di casa.
Il mondo della politica è presente quasi al completo, il Giornalista Domenico Orifici è già sul pezzo. La sala addobbata dalla presidente della Pro Loco Enza Mola da il meglio di se. Il prossimo appuntamento, il 25 gennaio, alle 18,00, stesso luogo, è con un pezzo da novanta, ci sarà il libro “Democrazia Cristiana – Il racconto di un partito” e con esso il suo autore l’ex Vice Premier e scrittore Marco Follini.
Enzo Caputo