Sfrattati dalle loro aule e costretti a frequentare le lezioni nel pomeriggio, gli studenti dell’Agraria e dell’Odontotecnico di Capo d’Orlando hanno detto “no” ad una logistica che li priva anche del laboratorio dentistico e della serra computerizzata. Così questa mattina invece di presentarsi nel plesso dell’Istituto “Francesco Paolo Merendino” di contrada Forno, da cui da quest’anno dipendono e che una logistica poco razionale li ha assegnati, hanno “bussato” al portone della loro vecchia e storica scuola, quella di contrada Santa Lucia.
Con loro anche tanti genitori decisi a far valere le ragioni dei propri figli e, soprattutto, quella del diritto allo studio perché, come in tanti hanno gridato “senza laboratori e senza mezzi di trasporto pubblici (nel pomeriggio non ci sono mezzi utili che collegano i paesi dei Nebrodi con Capo d’Orlando), è una prerogativa negata. Ma non c’è stato nulla da fare, sono rimasti fuori.
La dirigente del Liceo “Lucio Piccolo”, Margherita Giardina, aveva già assegnato tutte le classi del plesso in osservanza ad una conferenza dei servizi di luglio svoltasi presso la Città Metropolitana di Messina, competente per le strutture scolastiche delle scuole superiori della provincia. A nulla quindi sono valse le argomentate osservazioni della nuova dirigente del “Merendino”, Maria Ricciardello, che ha chiesto anche una nuova riunione scrivendo persino al Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi. Su quanto accadrà ci sono solo interrogativi. Stamane, tra gli studenti ed i genitori, la rabbia era tanta ed il sit-in spontaneo davanti ai cancelli della scuola ha prodotto non pochi problemi al traffico viario già in ambasce per il ravvicinato svolgimento del mercato settimanale del giovedì. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione ed i poliziotti del Commissariato di via Piave.
Franco Perdichizzi, da gazzettadelsud.it