Il limite massimo del ricorso ad anticipazioni di tesoreria, sceso ai 4/12mi delle entrate correnti complessive, fa sentire anche nel piccolo Comune Nebroideo i suoi effetti negativi.  La modica percentuale, unitamente alla sofferenza cronica delle casse comunali “malate” da anni, è purtroppo bastata a bloccare il pagamento degli stipendi dei dipendenti a partire già dallo scorso gennaio.

Questa volta però, la musica, almeno per quel che riguarda comprensione e comunicazione, è decisamente cambiata. Il sindaco Nino Musca infatti, lungi dall’arroccarsi dietro il, spesso neanche detto, “vecchio adagio” “non dipende da me”, ha deciso di convocare nell’aula consiliare tutto il personale per spiegare i reali motivi del disagio sottolineando pure le difficoltà incontrate nell’esazione dei tributi comunali e, cosa inusuale, come ben sa chi lavora negli Enti Locali, ha chiesto ripetutamente scusa a tutti i lavoratori per una condizione economica che, nel caso in questione, non gli si può certo addebitare.

“Si sta facendo il possibile- ha sostanzialmente detto- per risalire la china. Molto è stato fatto ma tanto resta ancora da fare”- Non tutto però è stato in chiaroscuro perché, a breve, grazie a un recente accredito di somme dalla Regione potrà essere pagata una prima mensilità. Quanto prima, infine, si dovrebbe uscire dall’impasse perché Sinagra, rispetto ad altri Comuni dei Nebrodi, ha già pagato dicembre e tredicesima.

Certo è che le mancate entrate locali condizionano la bontà dei servizi innestando, a volte, anche sul piano psicologico un deleterio circolo vizioso. Il dettato della legge di bilancio 2019 nella pertinente sintesi Anci Ifel ”Il comma 906 fissa a 4/12 delle entrate correnti complessive il limite massimo del ricorso ad anticipazioni di tesoreria da parte degli enti locali per il 2019. La norma è finalizzata ad agevolare il rispetto dei tempi di pagamento nelle transazioni commerciali da parte degli enti locali”.

Enzo Caputo