Jessica Pizzuto ha 28 anni, vive a Brolo ed ha una grande passione: l’arte. L’ho incontrata qualche giorno fa e, nonostante la grande timidezza, ha deciso di raccontarmi un pò di sè; della sua vita, di com’è nata la passione per l’arte e soprattutto quella per il “Pop Art”, cui l’esposizione da poco inaugurata si ispira.

“Dopo gli studi classici decido di trasferirmi a Firenze, la città dell’arte per eccellenza, per frequentare l’Accademia. Sono sempre stata predisposta per il disegno, fin da piccolissima”

Una predisposizione che si tramuta ben presto in un bisogno impellente di espressione, aggiungerei io. I risultati, quando si ha una grande passione oltre che una grande predisposizione, non possono che essere soddisfacenti, così, conseguita la Laurea in arti visive e decorazione con una valutazione di 110/110, decide di specializzarsi in architettura nella città di Roma, collaborando per l’allestimento di un’importante mostra sulla Cina nel 700, “è stato un grande successo, un’occasione di crescita interiore e professionale, una di quelle esperienze che si rivela essere una tra le più interessanti e proficue della mia vita”. Ha inoltre conseguito il diploma di disegnatore e progettista d’interni presso l’istituto Quasar.

Ma ora passiamo all’esposizione. “Pop Art Me” Sita in via Giuseppe Mazzini, 5 in Brolo è stata inaugurata qualche giorno fa, nella riservatezza più pura ed autentica che caratterizza la personalità di Jessica. Camminiamo tra le sue opere e rimango folgorata dalla pulizia dei colori, da come tutto quello presente nella stanza tendi a rasentare la perfezione. Gli occhi sono quelli che mi lasciano senza fiato. Leonardo Da Vinci diceva Gli occhi sono lo specchio dell’anima. Quegli stessi occhi sono in grado di raccontare una storia, di volta in volta diversa, fatta di sensazioni ed emozioni vere, come se, perdendosi in quello sguardo di colore, si attuasse un cambio di prospettiva e quegli stessi occhi ti stessero ora scrutando ed indagando con la loro forza dirompente.

Ma cosa è lo stile della Pop Art? “La Pop Art è in sostanza una manipolazione digitale computerizzata di fotografie di qualità ed alta risoluzione. Nel mio caso volti quanto mai attuali sono riproposti fedelmente sulla tela e diventano pitture; i paesaggi, soprattutto quelli della nostra Sicilia, generalmente vincolati alla condizione di scenari e subordinati al soggetto principale, si fondono con esso e diventano essi stessi protagonisti della composizione artistica; grandi opere come il David o la madonna della Pietà di Michelangelo, vengono riproposte e nello stesso tempo viene loro reso omaggio, come aveva a suo tempo fatto anche Andy Warhol con l’ultima cena di Leonardo Da Vinci o con capolavori di Paolo Uccello e Piero Della Francesca.”
Non mi è difficile capire il come Le strade tra Jessica ed il Pop Art si siano incrociate: “attraverso vari esperimenti e per fattori del tutto personali, mi sono ritrovata a sperimentare una tecnica nuova, mai fatta prima, ma che, da quel singolo evento, è diventata il mio stile, qualcosa di semplicemente mio che mi offre la possibilità di dire la mia attraverso il mio linguaggio”.
L’arista, quando è tale, non è un mero esecutore, diventa il genitore della sua stessa opera, il creatore originale e, come tale, fa si che ogni sua creazione abbia qualcosa di unico, che racconti qualcosa di lui e di come il mondo appare ai suoi occhi. Un bisogno di espressione che non si traduce in parole ma che, da quello spazio che divide il pre-verbale dal verbale, proprio dei nostri sentimenti più profondi, conduce ad una sublimazione in colori e linee, testimoni del carattere intimistico dell’arte e dell’importanza di ciascuna creazione. Guardando le opere si finisce, alla fine, con il capire il mondo dell’artista.

Il mondo di Jessica, od il mondo che vorrebbe Jessica, appare definito, chiaro e pulito dove l’astrattezza e le sfumature lasciano il posto a linee che demarcano i confini, colori decisi ed uniformi che risaltano la tridimensionalità ed il rilievo plastico della figura.

L’effetto chiaro scuro; l’ombra che definisce i contorni; il trasportare esattamente il modo in cui la luce illumina le diversi parti di un soggetto su tela; il chiaro-scuro che fa stagliare le figure e risaltare alcuni dettagli.. Questo e non solo è il Pop Art di Jessica, un lavoro di precisione meticolosa, dedizione e passione.

“Prende così vita un mondo che comunica, comunica la necessità di esprimere me stessa e rendere la mia creatività, il luogo dove la libertà è una casa con porte e finestre aperte, dove non ci sono confini, dove chi dà vita a qualcosa, lo fa attingendo il pennello dai colori della propria immaginazione, dalle proprie emozioni. Un artista non può fare a meno di comunicare intimamente con se stesso in maniera continua e prolifica e così crea un mondo a parte, un mondo invisibile ma che ad un certo punto attraversa le braccia ed arriva alle mani e giunge fino e a chi lo circonda come un abbraccio, trasformandosi in oggetto reale che porta con sè le emozioni ed i colori di quel mondo fino ad allora nascosto”.

Esposizione Via Mazzini n5

sito internet www.popartme.it

jessy.pizzuto@tiscali.it