La Coalizione civica “Impegno in Comune” intende richiamare l’attenzione della cittadinanza santangiolese riguardo la disastrosa situazione finanziaria e organizzativa in cui versa la Casa di Riposo “Cortese Capizzi Basile”; istituzione presente a Sant’Angelo di Brolo dal XVII secolo, modello esemplare di servizi e ospitalità per soggetti bisognosi di assistenza, punto di riferimento essenziale anche per ospiti provenienti da altri paesi limitrofi nonché fiore all’occhiello della nostra comunità.
Lo stesso Ente, in questi anni ha rappresentato per il nostro paese anche una solida realtà economica, garantendo posti di lavoro e un indotto di forniture di prodotti e servizi erogati da imprenditori e professionisti prevalentemente locali.
Purtroppo, cari concittadini, a meno di due anni dall’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione (C.D.A.), nominato dal Sindaco in modo unilaterale e per “partigianeria politica”, la gestione della struttura è fallimentare e pertanto irrimediabilmente destinata al DEFAULT.
Tra l’altro, ancor oggi, il C.D.A. è privo del componente di nomina prefettizia, che avrebbe dovuto convocare e presiedere la prima adunanza del Consiglio, il cui ruolo avrebbe garantito imparzialità, supervisione e controllo. La mancata designazione di questa figura, rappresenta una gravissima violazione dello Statuto dell’Ente, rendendo il Consiglio stesso, verosimilmente, ILLEGITTIMO nella sua composizione e nella sua funzione.
Invero, già in data 15 settembre 2016, i Consiglieri del nostro Gruppo di Minoranza Giuliano, Di Nunzio, Maurotto e Fasolo, avevano presentato una interrogazione al Sindaco, nella quale venivano sollevati dubbi sulla modalità di designazione del nuovo C.D.A., in seno al quale, non era stata rispettata una consolidata prassi democratica, ovvero la nomina del componente di riferimento dell’opposizione. Inoltre, i Consiglieri interrogavano in merito al possesso o meno dei requisiti prescritti per i componenti designati, contemplati dall’art.3 commi 1 e 2 della Legge Regionale 19/97.
Appare evidente che la mancata nomina Prefettizia, unitamente al diniego da parte del Sindaco circa la nomina di un componente di riferimento della Minoranza, hanno dato corpo alla chiara volontà politica del primo cittadino, di costituire un organismo privo di qualsiasi forma di controllo.
Seguendo il “modus operandi” dell’attuale Amministrazione comunale, il neo Presidente dell’Opera Pia, con l’avallo dell’incompleto CDA, si è prontamente impegnato a denigrare l’operato del precedente Consiglio di Amministrazione, parlando di “totale approssimazione” e “assurdità gestionali”. E ancora, ha smantellato l’assetto che aveva fino ad allora garantito il buon funzionamento dell’Ente, che vantava importanti crediti da comuni e da privati, la cui struttura era stata messa in sicurezza, ampliando la ricettività, e per quanto a nostra conoscenza, garantito il pagamento degli stipendi ai dipendenti e delle somme dovute ai fornitori. Oggi, appare chiaro che riferendo della presunta situazione debitoria del passato, il Presidente cercava l’alibi per mascherare i suoi fallimentari “obiettivi”.
Per contenere le perdite di gestione, l’attuale CDA, ha optato per un aumento spropositato delle rette, provocando da un lato, la fuoriuscita di alcuni ricoverati e dall’altro, un costo di servizio fuori mercato.
Scadendo la qualità, depotenziando irreversibilmente la domanda, operando in un clima di conflittualità permanente, gli ospiti dell’Opera Pia si sono ridotti progressivamente fino all’imbarazzante numero di 20/22 unità.
Non si comprende neanche la discutibile scelta iniziale di ospitare i numerosi immigrati giunti a Sant’Angelo nella struttura adibita all’ospitalità per anziani, quando invece potevano essere alloggiati nei nuovi locali de “l’ex Palazzo Giuffrè”, di proprietà dell’Ente, recentemente ultimato grazie all’impegno profuso dal precedente Consiglio d’Amministrazione.
Tra l’altro, l’accoglienza dei migranti che poteva costituire una significativa entrata per le finanze dell’Ente, così come era stato in passato, si è rivelata un ulteriore “balzello”, a fronte dell’ irrisorietà del ricavato per la loro ospitalità.
Con grande dispiacere apprendiamo il contenuto della nota dei dipendenti della Casa di Riposo, che hanno esternato la condizione allarmante in cui versa l’Ente. Riteniamo nostro dovere rappresentare tutta la nostra vicinanza ai lavoratori che hanno finalmente portato a conoscenza delle autorità competenti la gravissima situazione dell’Opera Pia “Cortese Capizzi Basile”.
La nostra solidarietà va anche ai lavoratori precari, ai due infermieri che sono incappati nella scure del licenziamento ed al medico, figura indispensabile nella cura e nell’assistenza quotidiana dei soggetti ospitati nell’IPAB, costretto a dimettersi per irragionevoli determinazioni del nuovo CDA.
Alla luce di ciò, consapevoli del disagio in cui ha operato ed opera il personale tutto, siamo convinti del fatto che solo chi attualmente amministra l’Opera Pia, deve raddrizzare la situazione mediante un “piano straordinario” di risanamento e rilancio.
Se non si è in grado di farlo, si abbia il coraggio di rassegnare immediatamente le proprie DIMISSIONI.
Se quanto sopra non dovesse celermente verificarsi, la Coalizione “Impegno in Comune – Germanelli Sindaco” assume l’impegno, anche attraverso le azioni del Gruppo consiliare di riferimento, a coinvolgere tutte le autorità competenti, al fine di porre urgentemente in essere i provvedimenti necessari per garantire tempestivamente i diritti dei lavoratori, dei fornitori ed i servizi indispensabili per gli anziani ricoverati, da attuare anche mediante l’esercizio di nomine sostitutive.
Il tutto verrà fatto a salvaguardia degli interessi generali della comunità santangiolese.
La coalizione “Impegno in Comune”