La manovra non ha a vuto i 7 voti necessari
Sospeso il consiglio comunale della cittadina nebroidea, a seguito della mancata approvazione, per “inadempienza del consiglio”, del bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2017/2019. Infatti, il decreto della Regione Siciliana (assessorato delle autonomie Locali e della Funzione Pubblica), datato 12 dicembre, è stato di competenza del neo assessore l’on. Le Bernadette Grasso.
Da adesso, prendono l’avvio le procedure per il suo scioglimento. Mentre, nei mesi scorsi, lo strumento finanziario era stato quindi approvato in via sostitutiva dal commissario ad acta.
Per fare le veci del consiglio comunale, è stato nominato il commissario straordinario Girolamo Ganci, funzionario dello stesso assessorato regionale autonomie locali, che svolgerà le funzioni dei consiglieri sino alla prossima primavera, data naturale della scadenza del mandato elettorale. Nel Decreto Regionale, si legge anche che l’esercizio dell’azione sostitutiva, con l’adozione delle deliberazioni commissariali di approvazione dei documenti finanziari, comporta l’applicazione delle sanzioni previste dell0’art. 109/bis dell’Ordinanza REgionale Enti Locali e successive modifiche ed integrazioni.
Rimane in carica, fino alla scadenza del mandato elettorale il sindaco Giuseppe Lembo, che da diversi mesi, era in aperto contrasto con l’ormai ex presidente del consiglio Enzo Crisà e con alcuni consiglieri di maggioranza, non aveva più, infatti, la sua maggioranza, in quanto solo quattro consiglieri di cui alcuni che ricoprono anche la carica di assessori gli erano rimasti vicini.
L’approvazione del bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2017/2019, era saltato perché nella seduta di consiglio, tra gli otto consiglieri presenti (pochi della maggioranza, mancavano anche alcuni consiglieri – assessori che avevano approvato l’iter in giunta, assieme al sindaco, che era l’assessore al ramo ndr), solo sei, compresi i consiglieri di minoranza guidati dal Rino Marzullo, avevano votato a favore e due contro, quando però, per passare l’approvazione del bilancio, servivano almeno 7 voti validi.
Da sottolineare, che nonostante la spinosa questione, era già di competenza della Regione, ma non era mai arrivato il decreto di sospensione, il consiglio comunale si era ancora una volta riunito, ed aveva approvato il documento finanziario.