Con il Consiglio comunale di ieri 27 aprile, si è consumata l’ennesima puntata della famosa serie “Tasse&Dissesto”.
L’incapacità dell’attuale amministrazione di gestire efficacemente il Comune, ha oramai fatto di Brolo un caso nazionale, oggetto di interrogazioni parlamentari e di conseguenti verifiche prefettizie. D’altronde, il consuntivo, al terzo anno di questa amministrazione, tra dissesti fantasma, vendette politiche e servizi inesistenti, è impietoso.
Vero è che lo “squadrone” guidato dal triumvirato “GERMANA’-LALLARO-RICCIARDELLO” (in rigoroso ordine gerarchico) passa con disinvoltura dal “dissesto seconda stagione” alla “festa di primavera sotto casa”, ma i cittadini sanno bene che Brolo è ancora fermo al bilancio 2013, nonostante il Ministero avesse imposto all’amministrazione di approvare i bilanci del 2014, 2015 e 2016 entro settembre scorso.
Poco male. Gli amministratori ed i loro esperti si sono però dedicati all’ennesima caccia… ai debiti. Così hanno finito per trovare posto tra i debiti somme già restituite alla Cassa Depositi e Prestiti e quella parte dell’anticipazione di tesoreria che invece avrebbe dovuto trovare posto nel dissesto 2012.
I brolesi porteranno pazienza e se proprio vorranno dolersene, potranno sempre imprecare contro…… quelli di prima.
Grazie al dissesto di questa primavera, frutto di numeri fantasiosi che la minoranza ha fermamente contestato senza ricevere una sola parola a chiarimento se non le solite frasi fatte, Sindaco e Giunta stanno cercando di mantenere poltrona, indennità di carica e buonumore. Quel buonumore che durante il consiglio del 30 marzo scorso, ha fatto affermare all’assessore al Bilancio che col nuovo dissesto per i cittadini non sarebbe cambiato nulla.
Niente di più falso! A pagare le conseguenze in termini economici dell’ennesima sciagurata scelta di questa amministrazione sono i creditori dell’Ente, che vedranno dimezzato quanto da loro vantato.
E saranno ancora più vessati i cittadini di Brolo che si troveranno costretti a subire tasse al massimo per un anno in più del previsto (sino a tutto il 2018) e gli ulteriori consistenti aumenti (di diritti di istruttoria e di segreteria, per esempio) deliberati giusto ieri dal Consiglio Comunale.
Insomma il Paese ha ormai perso ogni prestigio e le discutibili scelte di questa maggioranza lo hanno spinto verso una voragine sociale, prima ancora che economica, difficilmente ripianabile.
Il bilancio amministrativo è drammatico. La coesione sociale ai minimi termini. Il dissesto è fantasma. L’aumento delle tasse, invece, è reale.
La minoranza “Per Brolo”