L’ultima franata, nella località capo Skino, ha portato ancora più tristezza ed inquietudine agli abitanti della popolosa cittadina gioiosana, visto che rivedere presto aperta la statale SS 113 diventa quasi un miraggio, in considerazione che già dopo la prima frana dello scorso 14 marzo, aveva fatto fare delle ipotesi di quasi tre mesi per la riapertura ed i costi ipotetici si aggiravano intorno ai 200,00 mila euro.
Sopra l’ultima frana ci sono ville e case rurali, con i tecnici dell’Anas che saranno sui luoghi franati per ulteriori valutazioni sul fronte franoso.
Per Eduardo Spinella, il sindaco gioiosano che al momento ha la patata bollente in mano, non c’è più tempo per soluzioni tamponi e parla di attingere ai fondi del “Patto per il Sud” per attuare quei lavori di consolidamento a Capo Skino mentre torna attuale il vecchio progetto del “tunnel”.
C’era chi aveva pensando anche a slarghi e “piattaforme” a strapiombo sul mare. Ma erano, idee e progetti degli anni settata.
Ora per il sindaco gioiosano, questo o altra qualsiasi soluzione deve essere adottata per garantire la sicurezza dei cittadini ma anche – aspetto ugualmente importante – la “sopravvivenza” del paese, del suo commercio, del turismo, di un territorio “così bello ma anche tanto fragile.”
Una nota integrale dal geometra Francesco Caccamo, tecnico dell’ANAS, spiega nel dettaglio cosa è avvenuto ieri pomeriggio sul costone nuovamente franato sulla SS 113.
“Il movimento franoso del costone roccioso a monte della SS 113 in corrispondenza del km 87+600, in località Capo Schino, è stato caratterizzato dal distacco di diversi ammassi rocciosi”, si legge nella nota. “In particolare, tre grosse pietre il cui volume appare di oltre 100 mc cadauno (si ipotizza che il masso centrale pesi oltre 250 tonnellate)” prosegue caccamo, “hanno divelto completamente la paramassi realizzata dal comune di Gioiosa Marea e dalla Protezione Civile Regionale negli anni 2009-2010, oltre ad aver danneggiato parzialmente, il muro di contenimento realizzato dall’Anas, in quegli stessi anni. Tecnici e rocciatori Anas hanno iniziato, sin dalle prime prime ore della data odierna, i primi rilievi del fronte franoso.
La complessità del fronte franoso che ricade in zona già perimetrata dal vigente PAI in area R4 P4 (rischio + pericolosità molto elevata) richiedono ulteriori approfondimenti da integrare con opportune indagini geologiche e geognostiche. Sulla base delle risultanze delle indagini, si potrà valutare il più opportuno intervento da attuare. Stante la notevole complessità della natura geomorfologica del sito, in ogni caso, l’intervento da attuare si potrá configurare in una soluzione definita di “mitigazione del rischio idrogeologico”.
Mentre, si aspettano interventi, che tutti sperano che non siano solo tamponi elettorali e politici senza risolvere l’annoso problema della frane sulla martoriata SS 113, è partita la petizione popolare per richiedere lo svincolo autostradale e che già questo comitato ha sollecitato al Presidente della Repubblica ROMA – Al Presidente del Consiglio dei Ministri ROMA – Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ROMA – Al Presidente della Regione Siciliana PALERMO – All’Assessore Regionale delle Infrastrutture e delle Mobilità PALERMO – Al Direttore Generale dell’ANAS ROMA – Al Direttore Regionale dell’ANAS PALERMO – Al Presidente del Consorzio per le Autostrade Siciliane MESSINA – A S.E. il Prefetto di Messina MESSINA – ed ai Sindaci dei Comuni di GIOIOSA MAREA, PIRAINO e PATTI chiedendo che le autorità in indirizzo si adoperino, ciascuna per quanto di competenza, affinché vengano intraprese tutte le iniziative necessarie, utili e opportune per avviare celermente l’iter per la progettazione e la realizzazione della svincolo autostradale sull’Autostrada A20 nel torrente Zappardino al confine tra il Comune di Gioiosa Marea e Piraino.
Questo il testo integrale della lettera dei cittadini gioiosani per chiedere il tanto cercato, voluto ed adesso necessario svincolo a Gioiosa Marea.
I sottoscritti cittadini,
PREMESSO
– che la S.S. 113 costituisce il più importante collegamento viario al servizio del centro urbano di Gioiosa Marea e delle frazioni limitrofe, comprese quelle facenti parte del comune di Piraino che gravitano sul Torrente Zappardino;
– che tale arteria stradale, costruita in epoca antecedente all’unità d’Italia è stata storicamente interessata da ciclici fenomeni franosi, sia nel tratto in direzione Messina, sia in quello direzione Palermo, come evidenziati nella cartografia che si allega, che hanno interessato la carreggiata ed i costoni soprastanti, provocando la chiusura al traffico per prolungati periodi di tempo, determinando il sostanziale isolamento dei territori interessati;
– che i fenomeni franosi si sono ripetuti nelle scorse settimane e negli ultimi giorni determinando la chiusura della strada e riproponendo uno scenario di disagio tristemente noto;
– che tale situazione ha arrecato gravissimi danni e disagi ai cittadini poiché la chiusura della strada ha reso oltremodo difficoltosi i collegamenti con l’esterno ed in particolare con la città di Patti ove sono allocati moltissimi servizi essenziali di cui usufruiscono i cittadini (scuole superiori, tribunale, ospedali e strutture sanitarie, uffici pubblici territoriali, ecc.) ed ha avuto pesantissime ripercussioni sull’economia, tenuto conto che le difficoltà di collegamento hanno sensibilmente ridotto l’attività della stragrande maggioranza delle imprese che operano nei territori interessati, fino a determinarne la chiusura di alcune;
– che per le caratteristiche strutturali, geomorfologiche e per la sua vetustà, la S.S. 113 è inevitabilmente destinata a subire fenomeni di dissesto esponendo gli utenti a perenni disagi e pericoli anche per la loro incolumità personale;
– che per ovviare a tale situazione è necessario che venga realizzato uno svincolo sull’autostrada A20 nel torrente Zappardino, a circa 2 Km dal centro urbano di Gioiosa Marea, come indicato nella cartografia allegata, che garantirebbe ai cittadini un collegamento viario stabile, permanente e sicuro.
RITENUTO
– che la realizzazione dello svincolo determinerebbe un evidente salto di qualità, sia per qualità della vita, sia per l’economia, dei territori interessati.
– che si accorcerebbero sensibilmente i tempi di collegamento con la città capoluogo e con tutti gli altri comuni della provincia ed in particolare recarsi a Patti sarebbe come percorrere una circonvallazione urbana con evidenti benefici per tutti i cittadini che vi si recano giornalmente sia per lavoro, sia per i servizi di cui quasi usufruiscono: scuole superiori, tribunale, uffici finanziari, ospedale, strutture sanitarie in genere e quant’altro; le zone rivierasche di Patti sarebbero quasi conurbate con Gioiosa; per recarsi a Tindari si impiegherebbe all’incirca lo stesso tempo che occorre dal centro di Patti ed in quest’ottica il comune di Patti avrebbe tutto l’interesse a battersi per la realizzazione dello svincolo in quanto avere 5.000 persone che possono raggiungere il suo territorio in 5 minuti comporta sicuramente ricadute importanti anche sui servizi e sull’economia della città che altrimenti rischierebbero di orientarsi altrove, per cui è necessario anche un coinvolgimento delle istituzioni e della società pattesi che potrebbero dare slancio e forza a tutte le iniziative utili per realizzare l’opera;
– che Gioiosa, a sua volta, sarebbe raggiungibile in maniera molto più agevole e con sensibile riduzioni dei tempi rispetto agli attuali, con evidente incremento per tutte le attività economiche, tenuto conto che molte importanti strutture turistiche, site sia nel comune di Gioiosa, che in quello di Piraino, nonché primarie realtà produttive, site in anch’esse in entrambi i comuni, sarebbero raggiungibili dallo svincolo in pochi minuti;
– che la S.S. 113 verrebbe quasi del tutto liberata dal traffico pesante e verrebbe valorizzata la sua vocazione di strada panoramica e turistica e ne verrebbe garantita una maggiore durata ed efficienza i quanto il traffico pesante incide inevitabilmente sulla sua usura trattandosi di un’opera progettata per il transito delle carrozze e non dei TIR;
– che l’elenco dei benefici sarebbe lunghissimo e non è il caso di indugiare oltre perché è talmente evidente l’utilità e l’efficacia dello svincolo che ogni ulteriore ragionamento appare superfluo e si può affermare, senza tema di smentita, che si tratta di un’opera la cui realizzazione determina un cambiamento radicale dei territori interessati.
CONSIDERATO
– che il permanere della precaria situazione scaturente dalla fragilità della S.S. 113, comprime sensibilmente il diritto dei cittadini alla libera circolazione, garantito dalla costituzione italiana e dai trattati e convenzioni internazionali sui diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, di riflesso, del diritto alla salute, allo studio ed alla libera iniziativa economica che restano fortemente compromessi dalla limitazione del diritto alla libera circolazione;
– che inoltre la precarietà ed il pericolo dei collegamenti comprime l’ordinario e sereno svolgimento delle attività quotidiane e della vita di relazione dei cittadini che vedono messa a repentaglio la loro incolumità personale, con conseguente disagio, ansia, stress, senso di frustrazione che incide pesantemente sulla qualità della loro vita, sulla loro serenità ed anche sulla loro salute con conseguenti danni biologici ed esistenziali.
PER TUTTE LE RAGIONI ESPOSTE
auspichiamo e chiediamo con forza:
– che le autorità in indirizzo si adoperino, ciascuna per quanto di competenza, affinché vengano intraprese tutte le iniziative necessarie, utili e opportune per avviare celermente l’iter per la progettazione e la realizzazione della svincolo autostradale sull’Autostrada A20 nel torrente Zappardino al confine tra il Comune di Gioiosa Marea e Piraino;
– che tutti i cittadini, imprese, associazioni istituzioni, forze politiche di qualunque colore, sostengano con determinazione le nostre richieste e si adoperino concretamente affinché l’opera venga realizzata.
Facciamo presente che è nostra ferma intenzione restare permanentemente mobilitati, vigilare assiduamente ed adottare ogni ulteriore iniziativa per perseguire il suddetto obiettivo.
Restiamo in attesa di celere e favorevole riscontro.
Per le comunicazioni si indicano le seguenti e-mail: al.coletta@tiscali.it – vincenzoamato@tiscali.it nonché le seguenti PEC: alfredo.coletta@arubapec.it – vincenzo.amato@avvocatipatti.it