I bulli, quando sono in gruppo, danno il proprio meglio. Se poi hanno anche un pubblico di coetanei minorenni ad assistere allo spettacolo del linciaggio della vittima, riescono a sentirsi quasi invincibili.
Ma invincibili non sono e oggi la banda dei quattro bulli di Patti che nello scorso ottobre aveva sequestrato, picchiato, minacciato e mandato all’ospedale un ragazzo di 16 anni, è stata arrestata dalla polizia del locale Commissariato che hanno svolto le indagini al comando del dirigente Carmelo Alba.
I quattro minori, tutti tra i 14 e i 17 anni, sono accusati di sequestro di persona, porto di oggetto atto ad offendere, tentata violenza privata, minaccia grave e lesioni aggravate in danno di altri minorenni, con l’aggravante di essere in cinque e più persone contro un minorenne.
I fatti si riferiscono ad una vicenda di bullismo di inquietante violenza e crudeltà, avvenuta in un pomeriggio dello scorso ottobre, in un appartato sito aziendale dismesso, ricadente nel comune di Patti. La baby gang ha prima “bloccato” un sedicenne, lo ha tenuto fermo per oltre un’ora (un periodo ricordato come “interminabile” dal malcapitato) e poi lo ha sottoposto ad un linciaggio collettivo, provocandogli fratture al volto.
Tutto questo avveniva davanti ad un pubblico di spettatori costituito da altri giovani, appositamente chiamati dagli aggressori affinché assistessero al feroce e spietato evento – in un contesto di ostentata crudeltà – presumibilmente destinata a consacrare la superiorità del gruppo dei giovani criminali.
Alla scena, peraltro, assisteva un giovane testimone che, qualche giorno dopo il fatto, è stato minacciato di morte, se avesse raccontato l’accaduto a qualcuno.