C’è un filo rosso parte da Sant’Agata Militello, si snoda dalla penna della scrittrice Graziella Lo Vano, raggiunge “prestazioni speciali” per poi esporle, nel ricordo di Benny Caiola, al Salone di Ginevra dove ha fatto bella mostra di se la “Pagani Huayra BC” la supercar in ricordo del sanfratellano Benny, con l’amore per le auto da collezione che fece fortuna in America. Ma andiamo con ordine a partire dalla Sicilia degli stenti, dei soprusi e dell’emigrazione.
Di quest’ultima l’autrice dice: “Non è solo d’ emigrazione. È una storia di affetti, lavoro, fatica, abnegazione prima di raggiungere determinati successi, determinate vette da parte di questa famiglia, di questo personaggio Benny Caiola. Ho avuto la possibilità di parlare con i familiari, con Benny Caiola, e quindi determinati episodi, anche simpatici che si troveranno all’interno del libro li ho potuti avere e quindi scrivere grazie al fatto che mi sono stati raccontati dal protagonista».
E Benny Caiola? Di lui Rosario Scelsi scrive: italiano d’America molto famoso sull’altra sponda dell’Oceano, per i successi imprenditoriali e per una raccolta di Ferrari a dir poco strepitosa. Questo incredibile personaggio era partito in giovane età da San Fratello, in provincia di Messina, per cercare fortuna a New York. Nella città simbolo degli Stati Uniti, cominciando da zero, riuscì a coronare il sogno americano. Con impegno, dedizione, forza di volontà e ingegno seppe diventare uno costruttori edili di maggiore spessore negli Usa, iniziando da comune muratore.
Una carriera brillante, quindi, che non gli aveva fatto perdere l’umiltà, la semplicità e il calore della terra natia, la Sicilia.Era generoso nei confronti di chi aveva avuto meno fortuna e vantava molti amici importanti, come Rudolph Giuliani, Al Pacino, Ben Gazzarra ed Anthony Quinn, al quale battezzò la figlia. Nel garage della sua villa da sogno 40 opere di Maranello ed altre auto sportive di alto lignaggio”. La sua passione per il “cavallino rampante” lo aveva fatto diventare uno dei più illustri collezionisti a livello mondiale. Maserati MC12 Stradale, Lamborghini di tutti i tipi, McLaren SLR e tante, tantissime Ferrari, comprese le più preziose. Ma un amore fu più grande fra gli altri: le Pagani. Spesso nei raduni internazionali veniva invitato direttamente da Luca di Montezemolo.
Morto nel 2010 ora viene degnamente ricordato dalla Pagani piccola casa automobilistica fondata da Horacio Pagani il cui nome deriva da Huayra-tata, dio del vento, che comanda le brezze, i venti e gli uragani che investono le montagne della cordigliera Andina. Graziella Lo Vano conobbe Benny Caiola, scrisse di lui, diede ricordo e lustru a chi nato dal niente seppe trovare dentro di se il tutto. Ma chi è Graziella Lo Vano? Nata a Messina, vive e lavora in Sicilia. È laureata in scienze politiche. Scrive poesie e racconti; recita e dipinge. Ha già pubblicato due sillogi di poesie dal titolo “Giorno di sole”e “Cannibale della parola”. Collabora col settimanale “Confidenze” della Casa Editrice Mondadori, con racconti brevi.
Enzo Caputo