A difesa dei prodotti Made in Italy, ed in particolare delle eccellenze enogastronomiche siciliane, interviene Antonello Cracolici, Assessore all’Agricoltura, che si dice pronto senza giri di parole ed esitazioni a far valere le ragioni del comparto agricolo siciliano, messo oramai in ginocchio dalla concorrenza sleale dei prodotti non italiani, in ogni sede opportuna ed in particolar modo a Bruxelles al Consiglio d’Europa.
“Ho fatto predisporre una proposta di delibera per la Giunta regionale per dichiarare lo stato di crisi degli agrumi (arance e manderini) e dei pomodori e pomodorini siciliani”. Lo dice Antonello Cracolici, assessore all’Agricoltura e alla Pesca della Regione Siciliana.
“Nel mese di febbraio – aggiunge Cracolici – i prezzi al mercato dei nostri prodotti sono stati costantemente al di sotto di oltre il 30% del valore medio di mercato dell’ultimo triennio, la stessa cosa era accaduta a dicembre ed a gennaio. Siamo consapevoli che lo stato di crisi di una sola regione, seppur importante come la Sicilia – siamo infatti i principali produttori nel settore primario agricolo nazionale – non potrà produrre effetti sostanziali sul valore dei nostri prodotti nei mercati. Tuttavia questa iniziativa, che sarà assunta dalla giunta regionale, potrà supportare l’azione del ministro Martina che lunedì sarà a Bruxelles alla riunione del Consiglio d’Europa nella quale sarà chiesto di applicare la ‘clausola di salvaguardia’ nei confronti dei prodotti che entrano nei nostri mercati, alterando il valore della produzione“.
“Rinegoziare il regime de minimis per i produttori del settore primario e della trasformazione, aumentare i prezzi del ritiro, ristrutturare i debiti: sono alcune delle misure – conclude Cracolici – che l’Europa dovrà autorizzare per fare uscire la nostra agricoltura dal grave momento che sta vivendo“.