Riceviamo & Pubblichiamo *
Il ruolo del Sindaco in tempi di austerità è sempre più quello del procacciatore ed ottimizzatore di risorse. Tanto più riesce quindi a conciliare questi due modi di amministrare, tanto più riuscirà a fornire servizi efficienti per i suoi concittadini.
Durante questa campagna elettorale ho avuto modo di ascoltare le richieste dei brolesi ed ho maturato ancora di più l’urgenza di far sì che una volta Sindaco possa soddisfarne le esigenze.
Cambiamenti ha puntato con decisione su un modello moderno di gestione dei rifiuti, e questo è evidentemente piaciuto se anche i miei competitors hanno sentito l’esigenza di aderire, almeno sul piano ideale, a paradigmi e parole quali differenziata, riciclo etc…
Sfortunatamente, parlare di rifiuti senza averne competenza è come pretendere di parlare di medicine senza essere medico, o di economia senza conoscere il mercato. E’ per questo che, negli scorsi anni, ho preso contatti con i migliori esperti in Italia e mi sono documentato sulle migliori strategie legate alla materia .
Nel corso di questa campagna elettorale ho anche ragionato sulle proposte degli altri Sindaci ed ho concluso che, se il metodo utilizzato per scrivere i programmi o, peggio, quello che utilizzeranno per governare qualora fossero eletti, si avvicinerà a quello utilizzato per parlare di rifiuti, non si prospetta un futuro roseo per Brolo.
Vediamo, infatti, cosa dicono:
1. I candidati di Irene Ricciardello parlano spavaldamente di realizzazione di isole ecologiche. L’utilizzo corretto e aggiornato dei termini è già di per sè indice di quanto si conosce un argomento. Tale termine non si utilizza nell’ambito dei rifiuti da circa un decennio, visto che queste sono state sostituite dai Centri Comunali di Raccolta. Il fatto che si utilizzi quindi una dicitura palesemente superata la dice lunga sulla competenza e sul livello di informazione di chi ha scritto e dimostra che si sono avvicinati al tema per motivi esclusivamente elettorali. Non metto quindi in dubbio la buona fede, ma di amministratori improvvisati ne abbiamo già avuti… può bastare.
2. Il Candidato Carmelo Occhiuto sostiene che più importante delle metodologie di conferimento sia la necessità di fare la “differenziata porta a porta”. A parte la bizzarria di questa affermazione, già sintomo del fatto che ci si affidi al sentito dire, ci aggiunge inoltre una delibera di somma urgenza per cominciarla dal 16 giugno e ne conferma la realizzabilità con una discussione da bar avuta con Massimo Caruso. La gatta frettolosa ha fatto i figli ciechi: risolvere il problema in maniera superficiale ed improvvisata può essere soltanto causa di altri problemi. Risolverlo in favore di una chiusura del mercato ad un’unica impresa in regime di monopolio lo è doppiamente.
La gestione dei rifiuti è un argomento serio, non si improvvisa e non si risolve in 15 giorni, la gestione dei rifiuti si pianifica, si progetta e poi, a seconda della tipologia di territorio ,si stabilisce quale metodologia applicare. Inoltre, la corretta gestione dei rifiuti non è solo raccolta differenziata ma sono anche e soprattutto le politiche di riduzione dei rifiuti, cosa a quanto pare complicata da spiegare ad un avvocato rimasto ancorato alla politica degli anni 80.
3. Passiamo adesso a Mimmo Magistro che, oltre ad una querela mi dedica un comizio riducendo la questione ad “impossibile ed antieconomica” contrapponendola ad un piano “realistico e vantaggioso” suggerito ancora una volta da Caruso (che al povero Occhiuto ha evidentemente fornito una soluzione differente). Il calcolo sui costi di trasporto declamato nel suo comizio è basato su stime errate tipiche della propaganda anti-Rifiuti Zero e solitamente effettuate da “esperti” che con i rifiuti ci guadagnano. L’avv. Magistro sembra credere quindi alla barzelletta che la raccolta differenziata è antieconomica, o meglio crede a quelli che progettano piani rifiuti rendendola antieconomica per mandare tutto in discarica.
Il sistema è semplice: più rifiuti mandi in discarica, più guadagna la discarica, più guadagna chi raccoglie i rifiuti, poichè i costi (persino quelli dell’autocompattatore) si calcolano a tonnellata di materiale raccolto. Così i signori dei rifiuti imbrogliano gli amministratori non competenti, fanno lievitare i costi facendo pagare più volte lo stesso rifiuto differenziato al punto che anche differenziando costa di più che mandarlo in discarica.
Ma a rigor di logica, non pensa che le esperienze di Marineo, Collesano o Castelbuono (per rimanere in Sicilia ed in posti che rispetto a Brolo sono più distanti da Reggio Calabria e Catania) possano da sole dimostrare che si può trarre ricchezza “per molti” anche alle nostre latitudini? Difficile da digerire per chi vuol mantenere lo status quo!
Non ci vuole comunque un genio per capire che farsi suggerire il piano da Massimo Caruso, con tutte le qualità di altruismo che gli si possono riconoscere, non è un’idea lungimirante…e noi lo abbiamo detto ad inizio campagna cosa si intende realizzare a Sant’Agata di Militello! Il fatto, poi, che anche ad Irene ultimamente piaccia il piano contro cui aveva votato in consiglio, cosa vuol dire ?
Comunque sia, abbiamo già parlato con Termini Imerese.. Il piano è concreto ed economico, l’avvocato Magistro può stare sereno.
4. In questi giorni ho sentito l’ing. Salpietro che in un intervista riguardante il modo con cui vorrebbe affrontare il problema dei rifiuti ha parlato di rifiuti liquidi. Pensavo di aver capito male e ho riascoltato la registrazione: aveva detto proprio che voleva risolvere il problema dei rifiuti liquidi per ricavare energia. In un primo momento ho pensato ad un momento di confusione, e ho lasciato perdere. Poi lo ha ripetuto in un altro comizio e ho incominciato a riflettere e provare ad interpretare a cosa potesse riferirsi. Magari pensava ai “rifiuti umidi”, o a qualcosa di semiliquido o forse ai reflui fognari. Allora ho pensato si riferisse al percolato di discarica, ma a Brolo non ci sono discariche attive, quindi alla produzione di energia da biomasse, ma visto che si tratta di un aspetto complementare della gestione dei rifiuti, non credo lo ponesse come punto iniziale di una strategia sui rifiuti, magari pensava a qualcosa più in generale?
Alla fine mi sono convinto che non ha proprio idea di cosa sta parlando e che vista la domanda a bruciapelo avesse sparato una risposta, non si può sapere tutto. Io per Brolo conosco solo il problema dei rifiuti solidi urbani e so come affrontarlo. Peccato, però, perchè lui vive in Germania e lì sono molto avanti sugli aspetti di progettazione legati a questi temi, avrebbe potuto informarsi e contribuire con soluzioni.
5. Concludendo, quello che mi ha fatto più impressione è che in tutti i piani proposti non si evidenziano le questioni più importante, le ragioni stesse del perchè si dovrebbe differenziare .. che non sono semplicemente le questioni ambientali o di ingombro per le strade!! Vi dico, quindi, cosa a nostro avviso dovrebbe fare la nuova gestione dei rifiuti per poter realmente funzionare.
Il primo principio da applicare è “meno rifiuti in discarica, meno costi”. Per far questo è vero che esiste la raccolta differenziata, che è un ottimo strumento per ridurre il conferito, ma questa funziona solo se fatta con intelligenza. Da una parte infatti differenzio i rifiuti e tolgo i materiali che possono essere riciclati, materie prime (e non rifiuti) che da costo diventano una risorsa che vale dalle 90 euro a tonnellata della carta alle 400 euro a tonnellata dell’alluminio delle lattine, entrate per le casse comunali, e non costi, che provengono dai consorzi di filiera (e qui l’avvocato Magistro che è bravo con le cifre può farsi due conti e smetterla di sparare inesattezze). I contributi CONAI, quindi, li incasserà direttamente il comune, non le ditte private!
Il sistema rifiuti ruoterà intorno al Centro Comunale di Raccolta, nel quale verranno impiegati i precari in esubero e dove anche i cittadini potranno conferire i rifiuti differenziati: plastica, vetro, lattine, elettrodomestici, olio di frittura, batterie, ecc. Materiali che le stesse aziende di riciclaggio verranno a prendersi e che ci pagheranno. Materie prime che metteremo all’asta e ci pagheranno. E più incentiveremo i cittadini a differenziare (anche con la card elettronica sulla quale si caricheranno punti per ogni chilogrammo di rifiuto conferito per avere lo sconto sulla tariffa rifiuti o per pagare meno altri servizi come il biglietto di parcheggio, l’acqua della fontana leggera, etc.. ) più ricchezza creeremo per i cittadini di Brolo, non per i monopolisti della spazzatura.
Cos’altro posso fare, poi, per mandare ancora meno rifiuti in discarica? Il Comune, da organo politico, può far sì che si modifichino comportamenti e abitudini di tutti noi. Stop alla plastica nelle strutture comunali (partendo ad esempio dalla mensa scolastica dove sono attrezzati per servire in ceramica, ma per problemi che sarebbe bene risolvere immediatamente siamo tornati ai “piatti di carta”), stop ai bicchieri di plastica nei bar, incentivare il consumo di detersivi alla spina, incentivare ulteriormente le fontane leggere significa meno bottiglie che finiscono in discarica, e così via..
Progettare, organizzare, connettere e interagire, così si gestiscono i rifiuti, non è solo la parola “raccolta differenziata”. Ma non ci si deve fermare qui: a differenza degli altri candidati noi porremo attenzione e incentiveremo imprenditori per realizzare impianti di riciclaggio, creando lavoro pulito dai rifiuti. Differenziare non vuol dire soltanto risparmiare sul conferimento, può significare anche rivendere le materie prime, introitare i contributi CONAI, dar vita a nuove forme di imprenditoria sana non legate al concetto di discarica e malattia, ma a quelli di riutilizzo e salute. Lo avevamo detto già all’inizio dei nostri incontri con i cittadini, lo ha ripetuto più volte Carla Poli durante la sua conferenza… era un’idea su cui avremmo voluto discutere, ma nessuno ha raccolto la sfida, nessuno ha pensato a copiarcela.. Se certe cose le concepisci, infatti, solo come demagogia o merce elettorale, chi ti ascolta se ne può accorgere facilmente.. e questo è quanto!
Concludo dicendo che abbiamo scelto di battere particolarmente su questo tema per l’importanza che rivestirà nella gestione delle finanze di Brolo già da giorno 26 maggio. Le liste fatte da scienziati, professionisti, tecnici ed imprenditori di valore non sono nemmeno riuscite a cercare di documentarsi a riguardo. Pensa un po’ se avessimo parlato anche di risparmio energetico, riduzione dei costi tramite automazione o altri temi che realizzeremo una volta al comune. Domenica si compie una scelta importante per gli equilibri futuri di Brolo: potete scegliere di far andare avanti chi è già stato privilegiato dalla vita per nascita o per politica, oppure potete scegliere di farvi avanti voi stessi. Noi abbiamo proposto questi strumenti, li abbiamo messi a disposizione, adesso tocca a voi!
Basilio Scaffidi