CASTELL’UMBERTO – Un secolo; una generazione; il fatalismo siciliano; i Nebrodi. Questo, in sintesi, quanto è emerso nel corso del ricco e affollato dibattito, al Bar Centrale di Castell’Umberto per la presentazione del libro “I due bastardi” (Agemina edizioni) della poetessa e scrittrice galatese Nina Giardineri.
Attenti e puntuali i relatori che hanno tenuto “incollati” per quasi tre ore, il numerosissimo, qualificato e partecipe pubblico, a quello che può essere definito un vero e proprio salotto letterario organizzato dalla Biblioteca comunale.
A “decretare” il successo, oltre alla tematica del libro, forte e “verista”, sono stati il talento di Orina Civile, certosina studiosa della “sicilianità musicale” e le artiste Elisa Caputo e Rachele Liuzzo. Il mondo di ieri (ma anche di oggi) è stato spiegato dalla professoressa Giuliana Conti Nibali, dal sindaco Vincenzo Lionetto e dalla dottoressa Enza Caputo.
Al dibattito si sono poi aggiunti il Presidente del Consiglio Tito Barbagiovani, il pubblico presente e la stessa Oriana Civile. Nel libro: il baronato degli anni venti, la forza delle donne, i gemelli, figli della tracotanza, Arminio e Carnevale e l’amore siciliano dibattuto tra passione, pudore e maschilistica misoginia.
Non sono mancati, stimolati proprio dai contenuti del libro, i riferimenti alla politica.
“ Il baronato del passato- ha detto l’autrice- nel corso degli anni ha cambiato veste ma non prevaricazione ed è questo che bisogna capire e combattere”. Come sempre resta da vincere l’atavica rassegnazione di questa terra ed il non chiedere agli altri ciò che noi potremmo fare.
Per riuscirci, la lettura, specie se qualificata, è un “momento” importantissimo ed imprescindibile insioeme alla cultura, al lavoro e al rispetto e al proficuo confronto.
Enzo Caputo