Un nuovo scandalo, dopo il doping di stato russo, sconvolge l’atletica mondiale e questa volta a finire sotto processo è proprio l’atletica italiana.
E’ un vero e proprio terremoto, quello che in queste ultime ore sta travolgendo l’atletica italiana: infatti la Procura Antidoping della Nado-Italia ha chiesto la squalifica per due anni “per eluso controllo e per mancata reperibilità” per 26 atleti azzurri.
I provvedimenti sono stati decisi in seguito agli sviluppi dell’indagine ‘Olimpia’ condotta dai Nas-Ros dei carabinieri di Trento, su mandato della procura di Bolzano, e agli accertamenti della stessa Procura Antidoping. Tra i 26 atleti diversi nomi di spicco dell’atletica leggera ai quali è stata richiesta l’irrogazione della sanzione di due anni di squalifica, come Fabrizio Donato, Matteo Galvan, Daniele Greco, Giuseppe Gibilisco, Andrew Howe, Andrea Lalli, Daniele Meucci, Christian Obrist, Ruggero Pertile, Giammarco Tamberi, Fabrizio Schembri e Silvia Weissteiner.
Chiesta, invece, l’archiviazione per “mancata reperibilità” ai controlli per 39 dei 65 tesserati Fidal che comparivano nell’indagine: tra questi Schwazer e la Grenot.
Va comunque precisato che gli atleti deferiti non sono accusati direttamente di doping anche se le indagini della Procura Antidoping sono indirizzate verso quella direzione, ma per aver eluso i controlli fatto che può comunque portare fino alla squalifica di due anni e dunque per questi atleti è purtroppo fortemente a rischio la partecipazione ai giochi olimpici di Rio nel 2016.