“I danni prodotti dall’invasione di ghiri nei noccioleti dei Nebrodi sono sempre più consistenti: un anno fa avevo presentato un’interrogazione all’Ars, senza purtroppo avere alcuna risposta. Domenica scorsa la trasmissione ‘Report’ di Rai 3 ha trasmesso un servizio sullo stesso argomento, evidenziando la drammaticità del fenomeno e i notevoli danni provocati all’agricoltura locale.
Torno a chiedere un’urgente ed incisiva iniziativa da parte dell’assessorato, per contrastare l’emergenza determinatasi e consentire lo sviluppo della nocciolicoltura nella provincia di Messina”. Lo dice Filippo Panarello, deputato regionale del PD, che ha scritto una lettera all’assessore all’Agricoltura Rosaria Barresi.
“Da quando il fenomeno si è manifestato ed ho presentato l’interrogazione – aggiunge Panarello – il problema non è stato affrontato e nel frattempo si è ulteriormente aggravato: i danni ai produttori agricoli sono notevoli e si rischia di pregiudicare lo sviluppo e l’occupazione in un’area già particolarmente depressa. Ci aspettiamo un intervento immediato da parte dell’assessorato”.
di seguito il testo integrale dell’interrogazione dell’ottobre 2014
Assemblea Regionale Siciliana
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NTERROGAZIONE
(risposta in commissione)
Contenimento sovrappopolazione di ghiri
Al Presidente della Regione
all’Assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea
premesso che:
numerosi Comuni della Provincia di Messina, situati nell’area dei Nebrodi, a partire da Ucria, hanno denunciato danni rilevanti agli impianti corilicoli determinati dalla presenza massiccia di ghiri e compromettendo in maniera significativa la produzione.
considerato che:
– l’allarme scaturisce dalla distruzione di gran parte della produzione, con gravi riflessi economici e sociali, in un’annata positiva per il prezzo del prodotto e le richieste del mercato;
– il comune di Ucria assieme alle Amministrazioni dei territori limitrofi dell’area dei Nebrodi hanno richiesto l’intervento delle autorità regionali per contrastare il predetto fenomeno;
– la normativa vigente prevede l’attivazione, da parte del dipartimento faunistico-venatorio, del monitoraggio per valutare l’entità del fenomeno;
– in caso di accertamento positivo sono previsti interventi di contrasto del fenomeno e di tutela della produzione;
– in particolare è possibile, destinando risorse adeguate, per contenere la sovrappopolazione di ghiri, introdurre nell’area, rapaci predatori, dispositivi ad ultrasuoni nei ruderi abbandonati, fasce-tampone tra le zone coltivate e le aree abbandonate;
– è possibile, inoltre, rendere difficoltoso lo svernamento attraverso azioni di disturbo e autorizzare periodi di caccia nelle zone delimitate di sovrappopolazione;
– la legislazione attuale prevede la possibilità di rimborsare gli agricoltori per i danni subiti dal predetto fenomeno;
– le zone colpite dai ghiri sono anche quelle contigue a fondi in stato di abbandono, anche perché i proprietari non sono riusciti ad accedere alle risorse stanziate dall’Assessorato con la misura 216/A2 del PSR 2007/2013;
per sapere
se non valutino necessario attivare urgentemente le misure sopraindicate per contrastare la sovrappopolazione dei ghiri e tutelare le aree di noccioleto interessate;
se non considerino opportuno rifinanziare gli interventi utili per la sistemazione dei terreni mal coltivati, nel quadro di un progetto di rilancio della produzione delle nocciole nell’area dei Nebrodi, condizione importante per sviluppare l’economia agricola e l’occupazione in una zona fortemente svantaggiata della nostra Regione.