Sono già passati sei anni dall’alluvione che ha colpito la zona del messinese, in Sicilia, ma le immagini di quei drammatici momenti sono ancora ben salde nella mente di tutti e soprattutto di chi li ha vissuti in prima persona.
Una vera e propria bomba d’acqua quella che si abbattute sulla fascia ionica della Sicilia nord-orientale Un nubifragio, iniziato la sera del 1º ottobre 2009 e durato per tutta la notte fino al mattino del giorno successivo.
Tra le vittime, 37, anche anche Carmelo Ricciardello. Il suo corpo non è stato mai ritrovato, e questo amplifica ancor più il dolore.
Così Brolo, ricordando quelle vittime, ricordando gli atti d’eroismo che si definirono in quella tragedia, si ritrova a piangere un amico che non c’è più.
Irene Ricciardello, il sindaco, ha voluto, far esporre la bandiera listata a lutto dal balcinme del municipio. Un gesto importante di testimonianza e in mattinata ha parlato con i familiari di questo imprenditore-operaio, che si trovava proprio per “vendere” la sua professionalità, il suo talento, la sua onestà.
Brolo, allora rimase attonita, incredula, nell’apprendere di quella tragedia, e oggi si indigna ancora di fronte, pensando al caso del suo concittadino, alla burocrazia che ancora lega e intralcia, ritarda, tra sentenze e pronunciamenti, i provvedimenti del caso, le assicurazioni, lo sblocco delle attività, la ripresa di una normalità colma di assenze.
Ma oggi, lo sottolinea Irene Ricciardello è un giorno in cui vogliamo sopratutto ricordare un brolese, Carmelo – imprenditore sano e probo – che da lì transitava, tornando a casa dopo una giornata di lavoro, l’ennesimo sopralluogo tecnico per portare avanti un lavoro che amava, e inghiottito da quel mare di fango.
E quella bandiera è il segno tangibile di una Brolo che non dimentica.