Mentre in Grecia in maniera democratica e con orgoglio viene riconquistata la dignità di un Popolo, assistiamo basiti alla pubblicazione della Determinazione n. 197 del 23/06/2015 avente ad Oggetto: Approvazione ruolo suppletivo della componente TARI (Tributo servizio rifiuti) anno 2014 e impegno somme per le spese di bollettazione e spedizione.
Avevamo evidenziato in passato le discrepanze e le criticità legate all’approvazione del ruolo TARI per un importo complessivo pari ad €. 1.022.198,00 avvenuto con Det. Servizio n. 365/2014, questo importo non corrispondeva ed era superiore all’ammontare del Piano Finanziario approvato in Consiglio, che fino a prova contraria è lo strumento che stabilisce in sede preventiva e consuntiva il costo del servizio e il cui importo è da suddividere al 100% tra i cittadini, questo importo è pari ad €. 943.000,00 (Del. Cons. n. 29/2014), oggi assistiamo all’approvazione di un ruolo suppletivo per un importo di ulteriori €. 38.380,46 a cui si aggiungono €. 1.919,02 relative all’addizionale del tributo provinciale, per un complessivo di €. 40.405,99 riferibile a 207 partite.
L’importo complessivo della TARI arriverebbe così ad €. 1.062.603,99.
Sorgono spontanee alcune domande:
Perché il ruolo non corrisponde al costo totale, 100%, del servizio?
Se fossero veritieri il ruolo e il ruolo suppletivo, eventuali correzioni non dovrebbero essere oggetto del Piano Finanziario consuntivo e a norma dell’art. 31 comma 3 del regolamento si dovrebbe procedere “all’applicazione del tributo a saldo sui maggiori costi previsti”?
Inoltre in merito al ruolo TARI è opportuno evidenziare che giustamente con la det. n. 197/2015 l’addizionale tributo provinciale (pari al 5%) viene calcolata sull’imponibile, ma allora perché nella Det. Servizio n. 365/2014, mai rettificata, viene considerata l’addizionale tributo provinciale (pari al 5%) per un importo di €. 51.109,90, ovvero non calcolandolo sull’effettiva imposta e quindi sull’imponibile (€. 971.088,10) ma sul complessivo (importo da incassare €. 1.022.198,00) tassando di fatto anche la tassa stessa.
Ricordiamo le parole proferite lo scorso dicembre a seguito nella nota unitaria dei vari movimenti ed associazioni brolesi, qualcuno disse che allora si faceva “terrorismo socio-mediatico”, altri postarono anche un “vergognatevi”; quando facevamo rilevare queste incongruenze ci veniva risposto in un linguaggio tecnico-giuridico che sull’argomento recitava: “prendendo spunto da quanto riferito ed argomentato nel motivo che precede, ritenuto assorbente della temeraria asserzione contenuta nella nota che si riscontra circa l’erronea quantificazione dell’addizionale provinciale, s’intende evidenziare l’assoluta infondatezza delle conclusioni a cui addivengono gli scriventi. Infatti, la stessa è stata correttamente calcolata sulla base dell’imponibile risultato dall’elaborazione dei dati del programma Halley Consultino nella somma di €. 51.109,90. Inoltre a seguito alle variazioni finora apportate al ruolo, come meglio sopra specificato, il tributo di che trattasi risulta quantificato in €. 47.381,78” la Determinazione n. 197 del 23/06/2015 è il primo atto da quel 15 dicembre, poniamo a confronto le due determine per evidenziare come i procedimenti di calcolo del tributo provinciale sono tra loro discordanti, senza voler fare terrorismo socio-mediatico riteniamo plausibile e fondata l’ipotesi che solo uno dei due metodi sia quello corretto.
Nella determinazione n. 365 del 21/11/2014 l’addizionale tributo provinciale pari ad €. 51.109,90 è il 5% dell’importo da incassare (€. 1.022.198,00) e non dell’imponibile (€. 971.088,10).
Determinazione n. 365 del 21/11/2014
Di contro nella determinazione n. 197 del 23/06/2015, appare chiaro che l’addizionale tributo provinciale pari ad €. 1.919,02 è il 5% dell’imponibile (€. 38.380,46) e che sommata allo stesso determina l’importo da incassare (€. 40.405,99).
Determinazione n. 197 del 23/06/2015
Per cui “visto il riepilogo contabile elaborato così come predisposto dall’ufficio Tributi tramite elaborazione dati Halley Consulting…” riteniamo che, non essendo cambiato neanche il programma utilizzato, i cittadini meritino qualche chiarimento.
Nella det. 197/2015 assistiamo al “si faccia una domanda, si dia una risposta” infatti nelle premesse leggiamo la domanda: considerato che occorre formare il ruolo suppletivo TARI relativo all’anno 2014 e di dover procedere alla bollettazione e rendicontazione dello stesso, con riscossione in unica rata 10/07/2015 o in 2 rate con scadenza 10/07/2015 e 10/08/2015; e successivamente in determina si risponde: “di approvare e rendere esecutivo il ruolo suppletivo (non pubblicato per motivi di privacy) per l’anno 2014 della componente Tari (tributo servizi rifiuti), nelle risultanze descritte in premessa, precisando che esso viene posto in riscossione in 2 rate, scadenti al 10/07/2015 e al 10/08/2015”; ci chiediamo: in capo a quale organo risiede la competenza della scelta delle date di scadenza della TARI?
Apprendiamo inoltre che “per il servizio di bollettazione e postalizzazione del ruolo principale TARI 2014, a fronte delle risorse assegnate (…) è stata impegnata la somma complessiva di €. 3.430,57 compresa di IVA al 22%, così residuando la somma di €. 569,43”; in merito osserviamo che non viene citato nessun atto di liquidazione del precedente incarico avvenuto con determinazione n. 353 del 06/11/2014 a seguito del quale era stato determinato “di assumere l’impegno finanziario- contabile, giusta imputazione sul Bilancio di Gestione per la somma di €. 4.000 IVA al 22% compresa” sempre sul medesimo capitolo e con il medesimo impegno citati nell’attuale determina, ovvero: intervento 1010202 cap. 120 impegno n° 237, non essendovi liquidazioni che accertino il residuo di €. 569,43 e non capendo quale atto amministrativo abbia impegnato la somma complessiva di €. 3.430,57 si desume che le somme impegnate superino quelle complessive dell’impegno n° 237, inoltre per completezza è opportuno ravvisare che non risultano determine di liquidazione di tale servizio pubblicate all’albo pretorio del comune di Brolo.
Laboratorio politico – culturale
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