Una giornata particolare, quella che si è svolta nei giardini della scuola elementare e media, della frazione Gliaca, dell’Istituto Comprensivo Anna Rita Sidoti dove i ragazzi hanno piantato “l’Albero di Falcone”. La cerimonia, si è svolta venerdì scorso, alla presenza di autorità civili, politiche, religiose e militari, Ad accogliere le autorità, il sindaco di Piraino Salvatore Cipriano. L’albero di Falcone, una talea di ficus Macrophillocarpus, nasce dall’albero diventato simbolo a Palermo del legame allo Stato contro la lotta alle mafie.
La manifestazione insieme per la “legalità” ricca di simboli e spunti di riflessione diventa quindi, anche a Piraino, un messaggio di speranza e certezze che si riempie di ottimismo e fiducia anche perché comincia dalla scuola. Il progetto è stato curato dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità che ha avviato le procedure per la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone. Un progetto ambizioso dei carabinieri per combattere i crimini ambientali con l’Arma dell’educazione alla legalità ambientale e con il coinvolgimento delle scuole in questo obiettivo strategico.
Alla manifestazione della cittadina tirrenica, erano presenti insieme al dirigente scolastico Leon Zingales i vertici provinciali e territoriali dei carabinieri – compreso il Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria – della Polizia di Stato e Guardia di Finanza, della Forestale e ancora sindaci e amministratori del comprensorio deputati regionali e nazionali (Nino Germanà, Pippo Laccoto e Pino Galluzzo), padre Calogero Carlo Musarra, il vice prefetto di Messina Milio, Filippo Romano e Pippo Scandurra (Fai), una folta delegazione di consiglieri e amministratori del comune di Piraino, alcune classi della scuola pirainese accompagnati dai loro docenti.
A illustrare il progetto il Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, Ten. Col. Giuseppe Micalizzi, che durante il suo intervento ha spiegato i vantaggi per l’ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree e facendo capire ai ragazzi l’importanza di avere più piatte sul territorio.