Una stele commemorativa della morte di Benedetto Montalto è stata scoperta stamattina venerdì 11 agosto alle ore 10,00 in contrada Zirbetto per ricordare la tragica fine, il 7 agosto 1943, del ventinovenne sanfratellano. Marito e padre di due bambine, quella tragica mattina Montalto sarebbe stato prelevato da elementi di retroguardia tedeschi assieme ad un soldato americano, a cui questi, secondo alcune testimonianze, avrebbe prestato soccorso, per poi essere trovato morto, semisepolto da un cumulo di pietre.
A partecipare all’evento, dopo la Benedizione dell’arciprete Don Ciro Versaci e i saluti istituzionali, il Maresciallo Capo Giuseppe Vicario, la Presidente del Consiglio comunale Benedetta Morello, il Senatore Bruno Mancuso, il Presidente del Parco dei Nebrodi Domenico Barbuzza, i familiari della vittima, il Presidente dell’Associazione “Volere volare onlus” Giuseppe Basile, il Presidente della Pro Loco di S. Fratello Ciro Artale, il giornalista Enzo Caputo, il professore Giuseppe Foti, il dottore Ciro Crosetto, la scrittrice Rosalia Ricciardi, autrice di “Operazione Husky”, e la dottoressa Felicia Lo Cicero.
Ecco le postazioni difensive Italo Tedesche sulla linea S. Fratello a Sud verso Cesarò: “La divisione “Aosta” aveva 400 uomini del I battaglione del 5° reggimento fanteria, 500 uomini del III battaglione, una compagnia di arditi, una del genio e una anticarro. Poco prima dell’attacco americano del 5 agosto 1943, “il generale tedesco Fries assegnò a quelle posizioni un battaglione rinforzato del 15° reggimento Granatieri Corazzati della 29° divisione” e “ordinò che il grosso della divisione, escluse le artiglierie, si preparasse ad iniziare a partire nella notte tra il 5 e il 6 agosto, lo sgombero della linea” (Tratto da “La guerra sui Nebrodi” di Giovanni Sardo Infirri). Riassumendo, il sette agosto c’erano in loco solo sparute retroguardie.
Enzo Caputo