Sinagra – Frana Aria Ratto – Piano Monaci il sopralluogo del geologo Orifici

Il geologo Michele Orifici ha effettuato un sopralluogo sullo smottamento di vaste proporzioni che ha creato un nuovo torrente quasi al confine con Castell’umberto nella zona sottostante Margi Superiore. Il nuovo corso d’acqua, la cui portata è imprevedibile a seconda delle piogge, si è formato a seguito di uno smottamento di vaste proporzioni. Tonnellate di massi e fango che, data la folta vegetazione non è agevole capire con precisione dove originano né dove finiscono.

Potrebbero confluire – è difficile stabilirlo con esattezza – o nella parte bassa del torrente vicino che finisce la sua corsa, nei pressi dell’abitato di Mulinazzo, che già in passato ne ha sperimentato la furia distruttiva, oppure perdersi “nel nulla” con conseguenze ancora più imprevedibili. “L’evento franoso – ha detto l’esperto- è classificabile come “Colamento rapido fango-detritico”. Il dissesto franoso si è sviluppato per una lunghezza di circa 150 metri, larghezza media di circa 6 metri e con profondità del solco detritico da 1 a 3 metri 3 metri. È stimabile un volume di detrito mobilizzato nell’ordine dei 1.500-2000 mc.

La frana ha tranciato la Strada Provinciale Agricola Piano Monaci-Castell’Umberto e si localizza all’interno del bacino idrografico del Vallone Caputo, settore del territorio di Sinagra particolarmente esposto al dissesto geomorfologico e già in passato, precisamente nell’anno 2001, protagonista di una colata fango-detritica di ingenti proporzioni che nel settore di fondovalle ha investito l’abitato e la viabilità. A seguito di tali eventi sono stati eseguiti interventi di mitigazione della pericolosità e del rischio nel settore del bacino idrografico immediatamente a monte dei settori urbanizzati. Il bacino idrografico del vallone Caputo, nel complesso, ha una buona esposizione all’erosione delle coperture superficiali. Fortunatamente la fitta vegetazione boschiva svolge una notevole azione di contenimento.

L’apporto detritico lungo le aste torrentizie determina il deposito nella parte di fondovalle dell’asta principale dove le pendenze diminuiscono sostanzialmente e con esse anche l’energia con cui le acque defluiscono. In ordine a tale aspetto recentemente l’Autorità di Bacino, su richiesta dell’Amministrazione, ha svolto un sopralluogo al fine di acquisire una perizia per un intervento straordinario di manutenzione dell’alveo fluviale. Le importanti piogge dell’ultimo bimestre associate a condizioni litologiche e geomorfologiche particolari come quella in esame dove si rileva una copertura detritica di alcuni metri su un substrato arenaceo con intercalazioni di livelli argillitici, determina condizioni favorevoli all’attivazione di frane di questa natura.

Permangono sulla scarpata delle sorgenti, probabilmente effimere, originatesi dalla saturazione dei terreni a seguito delle importanti piogge di quest’ultimo periodo. Ho notizie dal Sindaco che l’Amministrazione Comunale di Sinagra, attraverso l’Ufficio Tecnico, ha già inviato una relazione all’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile e al Genio Civile di Messina chiedendo al contempo un sopralluogo urgente al fine di valutare lo stato di rischio geomorfologico a seguito della significativa frana avvenuta nei giorni scorsi.

È altresì in atto la predisposizione di alcuni interventi immediati, ritenuti urgenti, finalizzati a regimentare le acque stante il danneggiamento dei solchi che ne garantivano il convogliamento negli impluvi naturali.”. Intanto il Comune si è attivato e a breve ci saranno aggiornamenti.

Il geologo Miche orifici ha collaborato, sotto forma di volontariato, col Dipartimento Regionale di Protezione Civile, assumendo, a seguito dei dissesti idrogeologici che hanno interessato i Nebrodi nel 2010, in prima istanza l’incarico di coordinatore del “Nucleo Geologi Emergenza Nebrodi”, costituito dall’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia a supporto del DRPC, dal maggio 2010 l’incarico di coordinatore operativo per la provincia di Messina del “Nucleo Geologi Emergenza Idrogeologica”, dal marzo 2013 al giugno 2014 l’incarico di coordinatore regionale del “Nucleo\r\nGeologi Emergenza Idrogeologica”\r\nHa relazionato in numerosi convegni su tematiche inerenti il Rischio Idrogeologico e la Protezione Civile\r\nHa redatto numerose CTU presso il Tribunale di Patti\r\nÈ stato consulente tecnico in procedimenti penali\r\nÈ stato Consigliere Nazionale dei Geologi dal novembre 2010 al dicembre 2015 ricoprendo, tra l’altro, la carica di Coordinatore della Commissione Protezione Civile dal 2011 al 2015\r\nE’ co-autore di pubblicazioni scientifiche connesse a rischio idrogeologico, protezione civile, tutela del patrimonio geologico e ambientale\r\nDal 2016 è consigliere nazionale e regionale (Sezione Sicilia), nonché coordinatore dell’area tematica “Protezione civile”, della SIGEA – SOCIETÀ ITALIANA DI GEOLOGIA AMBIENTALE (Associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con D.M. del 24 maggio 2005.

Enzo Caputo

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