Signor Colonnello, tenente Innocenzi, accade una cosa incredibile: i tedeschi si sono alleati con gli americani! No. Allora tutto è finito? Ma non potete avvertire i tedeschi che stanno continuando a sparare?” I mercenari che viaggiavano alla volta di Mosca non erano certo 25 mila e lo dimostra il fatto che una forza di quelle proporzioni, pari ad una grossa divisione, non può fare tutti quei chilometri in un tempo così breve. Certo pensare che lo “sciopero” della Wagner” abbia prodotto effetti militari sul fronte ucraino è ingenuo. Ma quelli politici e di conseguenza militari sono tutti a venire e saranno a cascata.
RUSSIA- UCRAINA – In Africa Rommel faceva la guerra agli inglesi; a Roma i generali facevano la guerra a Rommel. In Ucraina Prigozhin, faceva la guerra agli ucraini; a Mosca il Ministro della difesa Sergei Shoigu faceva e fa (brutto dividere il potere) la guerra a Prigozhin. La Wagner faceva il lavoro sporco e sottotraccia nel Donbass tra il 2014 e il 2015 mentre a Mosca si spartivano i meriti. Rommel era il pupillo di Hitler cosi come Prigozhin lo era di Putin. (Prima di continuare oltre questo parallelismo sgombro subito il campo dicendo che il primo era un soldato con una sua etica morale ben precisa e il secondo è un mercenario lontano anni luce dal primo e il paragone serve solo a semplificare i concetti politico militari per meglio capirli). Dicevo. Rommel per la condotta della guerra e per i bisogni militari scavalcava le gerarchie e si rivolgeva direttamente a Hitler ed era, se si escludono le ultime fasi della guerra, l’unico che osava disobbedire ai suoi ordini se li riteneva pericolosi o se mettevano a rischio inutilmente la vita dei soldati. Il capo della Wagner trattava direttamente con Putin scavalcando il potente ministro della difesa e le sue lamentele erano pubbliche.
Il Ministro della difesa, siccome sul campo le cose non andavano come previsto, per ridurre la forbice tra i “successi” delle milizie mercenarie, motivate economicamente e ben addestrate, gli lesinava armi e rifornimenti. Fin qui i paragoni, al solo scopo di volgarizzare i concetti. Ora entra in scena il narcisismo che si scontra con “L’ordine costituito” del Ministero e anche con lo stesso Putin stanco della protervia dell’ex cuoco. Non aveva forse Mussolini messo da parte i fascisti della prima ora, quelli che con lui fecero la marcia su Roma e che potevano criticarlo apertamente, cosa per lui inaccettabile? Non aveva Forse Italo Balbo, il ministro Italo Balbo, fascista della prima ora, criticato apertamente la condotta della guerra, l’entourage di Mussolini e lo stesso Mussolini? Da pioniere dai mille traguardi e dall’enorme popolarità poteva essere arrestato senza che il fascismo non ne fosse intaccato dell’immaginario popolare? Certo che no. Ma si sa, morì abbattuto dalla stessa contraerea italiana mentre volava sul porto di Tobruk.
Allora come oggi, si stenta a credere che fu solo un incidente. Ancora Prigozhin non ha preso l’aereo e forse, prudentemente non lo prenderà mai. Fin qui la storia della dittatura di ieri che si sovrappone a quella di oggi. E già perché buona parte della chiave di lettura sta proprio nel regime in se stesso che all’esterno appare granitico mentre all’interno ha tante “anime” che sgomitano per arricchirsi e conquistare un posto al sole. Il tutto in salsa stalinista dove il collante è il terrore. Torniamo ai fatti attuali. Cosa è realmente successo e cosa potrebbe succedere.
E qua bisogna distinguere la propaganda dalla politica e tenere conto che un insuccesso sul terreno può anche generare un successo politico. Andiamo per gradi. I mercenari che viaggiavano alla volta di Mosca non erano certo 25 mila e lo dimostra il fatto che una forza di quelle proporzioni, pari ad una grossa divisione, non può fare tutti quei chilometri in un tempo così breve. Hanno bisogno di rifornirsi, forzare i pochi posti di blocco incontrati sulla strada, e portare una velocità media di oltre 100 km orari. “Siamo partiti il 23 giugno- dice Prigozhin per la “Marcia della giustizia”( magari la intendeva un po’ così). In un giorno abbiamo marciato a poco meno di 200 km da Mosca. Semplicemente impossibile. Sono stati pure abbattuti alcuni elicotteri, il che significa che la colonna è stata attaccata, si è dispersa, ha reagito, li ha abbattuti per poi riprendere la marcia. Insomma altre ore perse. A 200 km da Mosca sono però arrivati. Come? Non erano certo 25.000 mila, ma non più di 4/5 mila e di questa forza “esigua” sono arrivate, nei tempi indicati, solo le avanguardie e il resto il giorno successivo. (L’arrivare alla spicciolata e in fretta sono “certificati” da quel T90 incastrato in una viuzza.
Quando mai in condizioni normali un equipaggio entra con un mostro del genere in una via senza prima averla percorsa con un mezzo leggero? Comunque sia una cosa è stata dimostrata. Il Re è nudo e può essere messo in discussione e, soprattutto, la presenza dei militari russi nelle retrovie era praticamente nulla e quel poco che c’era applaudiva un Prigozhin che demoliva, una ad una, le motivazioni a giustificazione della guerra in Ucraina. Poi l’accordo o la farsa la cui bontà resta tutta da capire mentre è chiaro che il dopo “Tana del lupo” sarà una carneficina che indebolirà ancor più il potere. Certo pensare che lo “sciopero” della Wagner” abbia prodotto effetti militari sul fronte ucraino è ingenuo. Ma quelli politici e di conseguenza militari sono tutti a venire e saranno a cascata. Il gigante ha mostrato tutti i suoi limiti, caso mai ce ne fosse stato bisogno.
Mi piace dirlo tra il serio e il faceto con le parole di Alberto Sordi nel film “Tutti a casa”: “ Signor Colonnello, tenente Innocenzi, accade una cosa incredibile: i tedeschi si sono alleati con gli americani! No. Allora tutto è finito? Ma non potete avvertire i tedeschi che stanno continuando a sparare?” Ed intanto c’è chi pensa che la Wagner potrebbe aprire un altro fronte in Biellorussia e …finire i suoi giorni.
Enzo Caputo
(Laurea Scienze Politiche – Indirizzo Storico Politico con particolare riferimento alla “Storia ed Istituzioni dell’Europa Orientale)