Gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado di Castell’Umberto fanno rivivere l’antico borgo di Castania.
Infatti, il prossimo lunedì 19 giugno il progetto “Alla riscoperta dell’antico borgo di Castania”, concluderà il lavoro finanziato dall’ Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con una manifestazione in loco, durante la quale gli alunni della Scuola Secondaria di Castell’Umberto, diretta dalla Dirigente Scolastica Maria Miceli, faranno rivivere l’Antico Borgo, a partire dalle ore 16:00, attraverso una rivisitazione degli antichi mestieri e della quotidianità.
Il progetto, volto alla riscoperta, alla valorizzazione e alla tutela di un sito minore, inteso come luogo identitario di una comunità, nello specifico quella castanese, ha individuato proprio l’antica Castania quale luogo di interesse per attività di educazione permanente.
Gli alunni, sapientemente guidati dai loro docenti, (Sarina Battagliola, Nadia Nibali, Maria Laura Tindiglia, Franco Meli e Piera Guidara) attraverso la lettura di documenti in classe e ricerche individuali e di gruppo, hanno approfondito la conoscenza della storia, della società, delle leggende e delle tradizioni del borgo di Castania, “gustando”, così, il senso dell’appartenenza identitaria, anche attraverso molteplici attività ludiche.
La realizzazione del progetto ha consentito, inoltre, lo sviluppo e il potenziamento delle competenze chiave europee, con particolare riferimento, in maniera trasversale, a quelle digitali, sociali e civiche ed ha incentivato negli alunni anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla salvaguardia dell’ecosistema del territorio locale.
Tutte le attività sono state organizzate in un’ottica inclusiva, ci spiega la dirigente Miceli, favorendo la partecipazione di tutti gli alunni della scuola secondaria. Proprio per raggiungere questo obiettivo, è stato promosso, in particolare, il lavoro in team, svolto in maniera interdisciplinare.
“Fondamentale per la riuscita del progetto è stato il contributo di alcuni artigiani locali che, a titolo volontario, durante alcuni incontri pomeridiani, conclude la dirigente dell’Istituto Comprensivo, hanno dimostrato la loro maestria e hanno fornito agli alunni le competenze basilari per cimentarsi nell’arte del ricamo, nella lavorazione della pietra e del legno, nella realizzazione di ceste e nella panificazione.
È stata un’esperienza altamente formativa e gli alunni, non vedono l’ora di vestire, anche solo per qualche ora, i panni di lavandaie, massaie, ricamatrici, scalpellini, fabbri, falegnami, cestai, pastori, cantastorie, artisti e guide turistiche”.