E’ stato un momento storico quello che ha visto protagonista la comunità ficarrese di cui, un tempo, fu patrono San Placido Martire prima dell’arrivo, nel 1507, della Madonna Annunziata. Adesso, a distanza di più di 500 anni, si è rinnovato il culto verso questo importante Santo della cristianità.
Da Messina, infatti, è arrivato un nutrito gruppo di fedeli che ha voluto fare dono alla chiesa di Ficarra e ai ficarresi di una reliquia proprio di San Placido, in segno di fratellanza nella devozione al martire.
Animatori dell’iniziativa Mons. Angelo Oteri, rettore della Chiesa di San Giovanni di Malta e San Placido di Messina, dove ancora si conservano i resti e il prof. Marco Grassi, tesoriere e rifondatore dell’Arciconfraternita della Compagnia di San Placido il quale ultimo, storico dell’arte all’Università Lumsa di Palermo, ha detto: “Placido è un Santo importante insieme a Mauro, seguace di San Benedetto, che inviò a Messina il monaco Placido per fondare il primo monastero dell’Ordine Benedettino in Sicilia. Ficarra presenta varie testimonianze del culto di San Placido: una interessante statua conservata nella chiesa del Carmelo e due quadri, rispettivamente del ‘600 e del ‘700, così come anche la presenza del convento della Badìa, benedettino, può considerarsi a buona ragione un esempio”.
L’arrivo delle reliquie alla chiesa delle Logge è stato seguito da una processione con i canti di San Placido, che ha accompagnato il reliquiario d’argento fino in Chiesa Madre, dove è stata celebrata la Santa Messa in forma solenne. Al termine della celebrazione Mons. Oteri, sotto la pala del ‘700 raffigurante proprio San Placido, ha consegnato la reliquia a padre Giuseppe Cavallaro, Arciprete della Parrocchia Maria SS. Annunziata, visibilmente commosso per lo straordinario dono.
“È un momento storico per la Chiesa di Ficarra e per i ficarresi tutti, che oggi riscoprono il culto per San Placido e riacquistano un pezzetto della propria identità”. Stessi sentimenti sono stati espressi dal sindaco Basilio Ridolfo presente insieme a parte della giunta e del consiglio comunale.
da Gazzetta del Sud