Alle prime dell’alba di ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di Patti, guidati dal tenente Colonnello Salvatore Pascariello, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal dottore Angelo Vittorio Cavallo, nei confronti di 2 persone, di cui una sottoposta agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico e l’altra all’obbligo di dimora, sul cui conto il Giudice ha riconosciuto gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di “furti pluriaggravati in concorso” e nei confronti di soltanto uno di essi quelli relativi alla “violazione delle prescrizioni inerenti alla Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno”.
L’operazione è il risultato di un’attività investigativa, condotta dai Carabinieri Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti, con il supporto della Stazione di Piraino, condotti dal luogotenente Angelo Mazzagatti, da cui è emerso il grave quadro indiziario nei confronti degli odierni indagati, in relazione a due distinti furti di materiale termoidraulico commessi nel trascorso mese di febbraio presso la sede di una società dichiarata fallita nell’aprile 2021.
Le indagini, hanno tratto origine dalla denuncia-querela sporta all’inizio del mese di febbraio scorso dal curatore fallimentare della predetta società, per i furti di materiali termoidraulici, elettrici e sanitari, per un valore complessivo pari a circa 80.000 euro, commessi, nel corso del tempo, sono state condotte tramite i tradizionali servizi di osservazione, la visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona interessata e l’analisi del traffico telefonico delle utenze d’interesse.
Nel medesimo contesto, all’inizio del trascorso mese di aprile, militari della stazione carabinieri di Piraino avevano arrestato tre soggetti per tentato furto presso la medesima azienda, nella quale si erano introdotti previa forzatura di un infisso. Sempre ieri mattina nel corso delle operazioni condotte per l’esecuzione della misura cautelare, i militari della compagnia pattese, intervenuti presso una delle due abitazioni occupate dagli indagati, si sono imbattuti in un 21enne di origine romena che, alla vista dei militari dell’arma, ha tentato di allontanarsi portando al seguito uno zaino, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto marijuana, per un peso complessivo pari a oltre 570 grammi.
Pertanto, i militari hanno arrestato – in flagranza di reato – il 21enne e sequestrato la sostanza stupefacente. Al termine delle formalità di rito l’indagato sottoposto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico è stato condotto presso la propria abitazione, mentre il 21enne, arrestato in flagranza di reato per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, entrambi a disposizione delle Autorità Giudiziarie.