“In occasione delle prossime Elezioni Amministrative del 28 e 29 Maggio 2023, Salvatore Scurria (detto Tullio) comunica ufficialmente la propria candidatura alla carica di Sindaco del Comune di Castell’Umberto”.
Un comunicato stampa di due sole righe per dire che alle prossime amministrative di maggio, l’ex assessore dimissionario della giunta dell’attuale sindaco Enzo Lionetto è in corsa per la carica di sindaco.
Una decisione che era ipotizzabile ma non certa, visto che in molti pensavano che il buon Tullio, che in passato si era confrontato proprio con Enzo Lionetto e con Salvatore Polino (dove quest’ultimo aveva avuto la meglio ndc), sarebbe stato fermo in vista delle prossime consultazione elettorali
Scenari nuovi o meglio uno scacco matto, visto che adesso dopo l’ipotesi della corsa a sindaco ancora di Veronica Armeli, diventa quasi certezza, dato che la stessa ha ricompattato il gruppo di opposizione, per una probabile corsa alla poltrona di sindaco, dopo la sconfitta di cinque anni fa contro l’attuale primo cittadino Lionetto.
Cosa farà adesso il sindaco Lionetto, che nei giorni scorsi, ci aveva spiegato che visto l’andazzo elettorale, avrebbe fatto non uno ma cinque passi indietro?
Cosa farà, l’attuale vice sindaco Valeria Imbrogio, che non ha mai nascosto, una sua candidatura se non ci sarebbe stato Lionetto?
Cosa farà, il buon Tito Barbagiovanni, ex presidente del consiglio, ex assessore ed ex consigliere comunale, fermo da cinque anni, dato quasi per certo per una sua candidatura.
Cosa farà il nascente nuovo Gruppo di Giovani che hanno tanto voglia di esserci e di fare.
Infine, non è scartata (se non è una provocazione elettorale), di una probabile candidatura dell’ex consigliere comunale, Miriam Conti Nibali, in passato accanto allo scomparso ex vice sindaco Tano Conti Nibali.
Al momento quindi solo una certezza, c’è un candidato ufficiale Tullio Scurria. Gli altri probabili candidati, nei prossimi giorni dovranno sedersi a tavolo delle trattative, per capire se sarà possibile avere la meglio sul navigato politico, che al momento ha sparigliato le carte.