Avrà l’assistenza sanitaria richiesta dai familiari Federica Calà (nella foto fra i genitori Davide e Laura), la tredicenne di Rocca di Caprileone, balzata da tempo agli onori della cronaca, anche nazionale, per essere affetta da una rarissima malattia: la “Smard 1”, una atrofia muscolare spinale con distress respiratorio.
Ad annunciare tutto è il regista cinematografico Ambrogio Crespi che ha realizzato la storia di Federica, insieme al colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, che da Capitano Ultimo (nome di battaglia), era a capo del gruppo dei Ros che, la mattina del 15 gennaio 1993, arrestò a Palermo il latitante numero 1 del tempo, Totò Riina.
“La famiglia Calà – ha detto Crespi – ha finalmente ottenuto le dodici ore al giorno di assistenza sanitaria, e per sette giorni su sette, che gli spettavano già da tempo. Abbiamo denunciato l’inerzia delle istituzioni e gridato con tutti i mezzi comunicativi di cui disponiamo l’assoluta necessità per il padre Davide Calà e la madre Laura di assistenza e di inclusione verso un sistema sanitario siciliano che sembrava essersi dimenticato dil loro e che temporeggiava ma che, finalmente, ha dato esito positivo, garantendo alla piccola Federica i suoi diritti essenziali.
Una battaglia – conclude il regista – che con il Capitano Ultimo, sempre a fianco a chi i diritti vengono negati, attraverso UltimoTV, abbiamo voluto intraprendere e che ha avuto un grande clamore mediatico. La battaglia per Federica è vinta”.
da Gazzetta del Sud