- “Sono evidenti, in tutto il territorio comunale, gli interventi realizzati o avviati dalla mia amministrazione, in questi primi due anni di attività: un lavoro giornaliero concretizzato da una squadra che ha sempre avuto come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini di Naso”.
Questo il primo commento del sindaco Gaetano Nanì a due anni dal suo insediamento. Opere pubbliche eseguite, appaltate, o già finanziate, così continua il primo cittadino: “Per la viabilità abbiamo avuto diversi finanziamenti: 500.000 euro per la sistemazione della strada Malò – Piscittina, 60.000 per la manutenzione delle strade provinciali e ancora i 100.000 euro per il miglioramento strada Cagnanò. Sono state rinnovate le piazzette Caria e Ficheruzza che tra non molto verranno completate con elementi di arredo urbano, panchine, cestini ed una nuova illuminazione, mentre continuano i lavori di messa in sicurezza della Chiesa SS. Salvatore e del Teatro Alfieri.
Sono invece stati già stanziati dalla Regione sostanziosi finanziamenti che serviranno a sistemare la Chiesa Madre, Piazza Roma e la Chiesa di San Pietro. Stiamo migliorando strutturalmente tutta la rete idrica, inoltre, grazie al lavoro di progettazione realizzato dai nostri uffici tecnici, abbiamo chiesto il finanziamento per la rete fognante di Ponte Naso, Madonnuzza e Ficheruzza. È in itinere, anche l’iter di progettazione del secondo lotto del consolidamento di Naso centro e di due per quello della contrada Malò, dove i tecnici hanno iniziato i sondaggi del terreno, così come, grazie ai buoni rapporti con Anas e Regione, contiamo in tempi ragionevoli, di completare finalmente la Naso – Pone Naso, arteria di importanza strategica per i collegamenti con la fascia costiera”.
Infine, qualche numero: durante questi due anni sono state ben 245 le ordinanze firmate dal sindaco che si è anche fatto promotore di alcune iniziative a favore dello sviluppo turistico-economico del vasto territorio tirrenico-nebroideo. “È chiaro – conclude Gaetano Nanì – che c’è tanto ancora da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta: fondi regionali ed europei, unitamente ad una intensa attività amministrativa, non potranno che, entro il 2025, consegnarci una città più attraente e vivibile. Comunque: il meglio deve ancora venire”.