Elezioni Regionali – Raineri (DC), sanità: “più del 50% dei comuni siciliani hanno meno di 5000 abitanti, occorre rilanciare un piano salute di prossimità”

Federico Raineri, candidato nella lista Nuova Dc – Democrazia Cristiana ha espresso i suoi punti programmatici in tema di sanità a margine di un incontro sulla sanità nel territorio dei Nebrodi.

“La sanità è il 70% del bilancio regionale – commenta Raineri – per questo tutta la classe  è chiamata a fare una seria riflessione sull’ottimizzazione delle risorse e sulla valorizzazione di ciò che già esiste piuttosto che, come spesso avviene, ridurre tutto a un discorso di riduzione dei costi. Una sanità eccellente è una sanità che copre tutto il territorio e si centra su personale e reparti qualificati. E ce ne sono tanti, in giro per la Sicilia, molto di più di quanto si percepisce.

Non è ammissibile che per una visita anche solo ambulatoriale i tempi medi di attesa in Sicilia superino i 60 giorni. Simili tempi possono fare la differenza tra la vita e la morte in fase diagnostica. Occorre intervenire in maniera straordinaria per potenziare l’offerta e l’organizzazione dei Sovra-Cup regionali al fine di ottimizzare tempi e risorse.

Pensate che quasi tre/quinti dei comuni siciliani hanno meno di 5000 abitanti. Non si può non ripensare al concetto di presidio ospedaliero e di ambulanza medicalizzata. Gli ospedali sono spesso lontani dai numerosi piccoli centri e l’unico modo per fare “cerniera” su un territorio così vasto e complesso è quello di incentivare la sanità di prossimità.

I presidi ospedalieri, le guardie mediche, gli ambulatori e persino i laboratori su strada – li abbiamo visti durante il covid, ndr – sono esperienze che vanno riprese e rilanciate. Sono convinto che una sanità capillare sia l’unico mezzo per garantire una assistenza alle famiglie e a chi sceglie di riconvertire le piccole comunità per il nostro futuro.

Anche per questo daremo lotta all’interno dell’Assemblea Regionale per portare le istanze di tutti quei territori rimasti alla periferia della Regione e non al centro di un serio dibattito costruttivo e risolutivo.”

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