Da oggi 5 agosto, al via la quinta edizione del festival jazz. Come sempre sarà Anita Vitale, cantante e affermata musicista jazz che curerà la direzione artistica e non si esclude la “sua” chiamata sul palco dai musicisti-amici.
Da oggi fino a domenica tra il palco del castello e la villa comunale si svolgerà quello che in molti considerano “la stella” dell’estate brolese, guidata dal sindaco Pippo Laccoto.
Il festival, gratuito per i tanti appassionati, gode del patrocinio dell’Ars e dell’assessorato regionale al turismo ed è stato fortemente voluto dall’assessore al turismo Nuccio Ricciardello che lo considera una scommessa vincente.
Ovviamente, come dice Anita Vitale, saranno tre concerti pieni di contaminazioni. Si inizia con un duo, poi con la band ed infine con una grande orchestra.
Un vero e proprio “crescendo”, infatti sul palco, nell’ordine, saliranno stasera tra i vicoli del castello brolese Nicola Giammarinaro e Roberto Gervasi.
Il secondo giorno ci saranno Simona Trentacoste 5th assieme a Federico Termini al piano; Stefano India al contrabbasso; Carmelo Miceli alla batteria e Carla Restivo al sax. 
La serata finale sempre in villa invece porterà sul palco Hjo Jazz Orchestra, diretta da Sebastiano Benvenuto Ramaci, la HJO Jazz Orchestra è composta da musicisti provenienti da diverse esperienze musicali. 5 sax, 4 trombe, 4 tromboni e la sezione ritmica (piano, batteria, basso) formano l’Orchestra, il cui repertorio, costantemente ampliato concerto dopo concerto, tocca generi eterogenei – per stile, per genere e per epoca – trovando così fasce sempre più ampie di pubblico. 
Parole importanti quelle che scrive Nuccio Ricciardello “ringrazio Anita Vitale per la sua dedizione e l’impegno che ci mette per realizzare questo progetto artistico, che negli anni sta crescendo diventando punto di rifermento per gli amanti del genere e tutti quelli che stanno collaborando a partire dal BRadio che manderà in onda quanto succederà sul palco del Doc Festival”.
La direzione tecnica del festival anche quest’anno è affidata a Sergio Camuti. 
