I consiglieri comunali di minoranza di Brolo hanno presentato ricorso al Tar per l’annullamento della delibera di approvazione del bilancio di previsione 2021-2023, votata dalla maggioranza lo scorso 11 dicembre.
Già in quell’occasione, facendo rilevare l’assenza dall’aula dei revisori dei conti, l’opposizione aveva aspramente contestato l’iter seguito.
Il capogruppo Irene Ricciardello, dopo aver letto un documento a nome del gruppo di cui fanno parte anche Gaetano Scaffidi, Carlo Miracola e Marisa Bonina (quest’ultima non è tra i firmatari del ricorso per impedimenti personali), aveva abbandonato l’aula preannunciando l’impugnativa.
Nei giorni scorsi è stata quindi formalizzata l’istanza cautelare al Tar di Catania. I consiglieri, rappresentati dall’avvocato Giorgio Alfonso, contestano la violazione dello statuto comunale, nella parte in cui prescrive che, per l’approvazione del bilancio, la seduta debba essere convocata invia ordinaria e con il più ampio termine dilatorio di cinque giorni liberi.
Ritenuta immotivata, dunque, la convocazione urgente da parte del presidente Mimmo Magistro, in ragione della scadenza dei termini, ormai superata, prevista al 31 luglio per l’approvazione dello strumento finanziario. In tal senso una richiesta di rinvio era stata bocciata dall’Aula.
«La convocazione in sessione urgente ha di fatto sortito l’effetto di impedire ai consiglieri di svolgere compiutamente e integralmente il proprio mandato ed esercitare le proprie prerogative, ad esempio poter ampiamente e collegialmente illustrare e discutere il contenuto degli emendamenti presentati», evidenziano i ricorrenti.
Contestata, inoltre, la violazione del regolamento comunale di contabilità, poiché non sarebbe stata messa a disposizione nei tempi previsti la documentazione necessaria per approvare il bilancio, e in merito alla disciplina degli emendamenti.
«Dei 14 emendamenti presentati (bocciati dall’aula, ndr) non vi è alcuna indicazione nell’avviso di convocazione si evidenzia nel ricorso -. I consiglieri non hanno previamente avuto alcuna comunicazione degli emendamenti, che al momento della convocazione erano sforniti dei pareri prescritti dal regolamento contabile».
La Giunta comunale brolese, guidata dal sindaco Giuseppe Laccoto, ha quindi deliberato la costituzione in giudizio per resistere al ricorso, considerato che «un eventuale accoglimento potrebbe determinare un pregiudizio alla gestione economico finanziaria dell’ente».
L’incarico di rappresentanza legale del comune è stato conferito all’avvocato Paolo Starvaggi. (gazzettadelsud)