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“Riceviamo e pubblichiamo”
Ferma, quanto dura presa di posizione del Sindaco di Piraino dopo quanto successo nell’ultima seduta consiliare. L’avvocato Salvatore Cipriano, capogruppo consiliare d’opposizione si è reso protagonista di un autentico show sopra le righe, che ha fatto degenerare il dibattito portandolo alla rissa.
Un atto di accusa duro del sindaco “quanto successo in aula mortifica il paese e il nostro ruolo di amministratori. Ho voluto aspettare alcuni giorni prima di dire la mia, pensando che potesse esserci una presa di coscienza su quanto avvenuto, sento invece ricostruzioni fantasiose che mirano a mistificare la realtà dei fatti accaduti, quindi, – anche se imbarazzato – non posso tacere soprattutto per il bene del paese”.
Si parla di etica della politica, di rispetto dei ruoli, della dignità della persona. Parole, insulti, atteggiamenti offensivi, minacce di “regolare i conti” messi in atto, in maniera arrogante da Cipriano, lasciano sbigottiti soprattutto perché fatti da una persona che dice di voler candidarsi a sindaco della nostra cittadina. Che tristezza assistere a una bagarre che mirava a far degenerare i lavori d’aula in un ring pugilistico, dove si avvertivano minacciosi atteggiamenti tesi a intimorire la dialettica politica.
“Io, da sindaco, chiedo scusa a tutti i consiglieri comunali, e solidarizzo con l’assessore Federico Venuto, oggetto di un vergognoso attacco personale e umano. Sono vicino a suo padre, tirato in ballo, in maniera meschina e immotivata”. In questa spirale di insulti, nella quale non voler entrare sembra un atto di debolezza, anche se sarebbe facilissimo rispondere e con argomenti molto più pesanti e disdicevoli, è un atto di responsabilità non entrarci.
Vogliamo dimostrare di essere diversi. “A questo modo becero di fare politica che ci riporta indietro di tanti anni, chiedo una censura nei fatti da parte di tutti gli amministratori e anche di tutti i cittadini di Piraino”. Gli attacchi alla capacità politica, sui fatti e sulle idee sono fisiologici della dinamica amministrativa.
Quelli personali astiosi e nei quali si tende a distruggere le persone diffamandole su argomenti che con la politica non hanno nulla a che fare vanno condannati perché oltre che essere un danno per la comunità, scoraggiano chi vuole contribuire alla crescita del paese impegnandosi in prima persona. Avvertirò il Prefetto su quanto accaduto e racconterò i fatti e gli insulti, perché non si possono tollerare questi atteggiamenti che non hanno fondamenti nel vivere civile.
Maurizio Ruggeri