- Si è celebrata a Messina, a Piazza Unione Europea, la “Festa dell’Unità Nazionale , Giornata delle Forze Armate” (4 Novembre) alla presenza delle Autorità religiose, civili e militari nonché delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, con la deposizione di una corona d’alloro al sontuoso monumento ai Caduti che decora la Piazza e che invita a ricordare i numerosi soldati che hanno dato la vita per la Patria, fra cui l’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana (ANSMI) Sezione provinciale di Messina.
Dal 2 al 4 Novembre è una continua commemorazione dei defunti, siano essi civili, come il prof. Giovanni Gentile, o militari. Fra questi ultimi non si può non ricordare i tanti barbaramente assassinati come il Sacerdote Don Tullio Calcagno e la Medaglia d’oro al V.M. Carlo Borsani colpiti solo per aver mantenuto fede ai valori Onore, Dovere, Patria.
Per gli stessi motivi fu assassinata la studentessa del 4° anno di Medicina presso l’Università di Roma, Antonietta de Simoni, che si era arruolata fra le Ausiliarie del S.A.F.
Come dimenticare i prigionieri di guerra nei campi di prigionia degli Alleati, morti per le torture subite o i civili uccisi perché portavano cibo ai prigionieri!
La ricorrenza quest’anno celebra anche il 100° Anniversario della traslazione della salma del Milite ignoto ossia di un solo anonimo soldato morto combattendo, simbolo degli oltre 600.000 soldati italiani.
Il 4 Novembre 1921, la salma del soldato ignoto venne tumulata nel sacello dell’Altare della Patria a Roma, dove tuttora si legge la motivazione della Medaglia d’oro al V.M. al Milite Ignoto: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della Patria”.
Un ultimo pensiero va ai Caduti della Sanità Militare fra cui il Ten. Medico Nelson Dalfiume della Divisione “Monterosa” alla quale apparteneva anche il Caporal Maggiore aiutante di Sanità Ennio Lo piano.
Per il Dalfiume l’opera del medico in battaglia doveva essere “luce nelle tenebre” ; il Ten. Medico Medaglia d’oro al V.M. Enrico Reginato del Battaglione Alpini Sciatori “Monte Cervino” e il Ten. Medico Italo Veronese che, ferito per ben tre volte, non esitò a prendersi cura dei feriti che si accumulavano nelle buche intorno al posto di medicazione finchè in quelle buche finì egli stesso.
A Messina si ricordano il Cap. Medico della MILMART Giuseppe Cicala, che, sfidando sempre il pericolo per la propria incolumità, salvò parecchie vite umane ; il Cap. Medico Giuseppe Catalano e il Ten. Medico della Regia Marina Giuseppe Fogliani , ai quali è intitolata la Sezione provinciale di Messina dell’ ANSMI.
Nel Sacrario Militare di Redipuglia riposa, unica donna, la crocerossina Margherita Kaiser Parodi ,che, durante la Prima Guerra Mondiale assistette con dedizione i feriti anche durante un forte bombardamento austriaco, comportamento che le valse la Medaglia di bronzo al V.M.
Nello stesso ospedale curò i colpiti dalla cosiddetta “Spagnola” l’epidemia di influenza che si diffuse al fronte e di cui ella stessa rimase vittima, infatti mori nell’Ospedale di Trieste il 1° Dicembre 1918 a soli 21 anni. Nel Sacrario Militare dove è sepolta, a livello della sua tomba, è scritta una dedica che sembra nascere dal cuore di tutti i Caduti ivi sepolti.
“A noi, tra bende, fosti di carità l’ancella
Morte tra noi ti colse, resta con noi, sorella”.
Per tutti vale il motto: “Dulce et decorum est pro Patria mori”.
Dr. Angelo Petrungaro